Si erano dati alla fuga a piedi nelle campagne di Querce al Pino e poi a Chiusi, dopo non essersi fermati all’Alt della Polstrada sull’A1, e aver abbattuto con l’auto la barriera del Casello Autostradale di Chiusi- Chianciano Terme e aver impattato contro il muro di una cabina elettrica.
Lo scorso 4 gennaio, alle ricerche dei fuggitivi, poi identificati per un 32enne ed un minorenne, avevano partecipato anche i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Chiusi Chianciano Terme che li avevano rintracciati, dopo alcune ore, presso la stazione ferroviaria della cittadina Etrusca.
I giovani vennero trovati in possesso di cacciaviti di grosse dimensioni, un passamontagna e un cappellino scuro, oltre a bigiotteria e gioielli in oro, probabile provento di furto, che vennero sequestrati e in merito ai quali sono stati svolti approfonditi accertamenti.
Dopo circa due mesi di minuziose indagini, gli agenti del Commissariato sono riusciti a rintracciare il proprietario della refurtiva, residente in provincia di Firenze, che nel frattempo aveva sporto denuncia in un altro ufficio.
Il 32enne già denunciato per resistenza a Pubblico Ufficiale e Ricettazione, è stato ora denunciato anche per furto, mentre il minore è rimasto affidato ad una Comunità educativa per minori della provincia di Siena.
Il proprietario dei gioielli ha voluto ringraziare i poliziotti del commissariato di Chiusi-Chianciano Terme per quanto hanno fatto per restituire la refurtiva.