Chiudono le botteghe commerciali storiche a favore di attività eno-gastronomiche. Confesercenti: “Siena tra le città che compra più online”
Ha fatto discutere l’ennesima chiusura di una bottega storica in piazza del Campo, l’Ottica Colombini, che segue quella del Mazzuoli, a favore di nuove attività di ristorazione. Si nota un proliferare di bar e ristorante, mentre le botteghe commerciali soffrono e sono costrette a lasciare il cuore pulsante della città.
“Dobbiamo prendere atto – ha detto Daniele Pracchia – che si sono spostati gli obiettivi operatori, sono leggi di mercato sui cui possiamo poco incidere. Dal commercio variegato ci si sposta verso la a ristorazione e l’enogastronomia. Di certo in piazza si nota un livello di saturazione, ed è preoccupante in prospettiva questo concentramento di ristoranti e bar, si rischia il cosìdetto dumping sui prezzi (vendita di un bene o servizio su di un mercato estero a un prezzo inferiore rispetto a quello di vendita o produzione del medesimo prodotto sul mercato di origine al fine di conquistare un nuovo mercato, ndr), una cosa che non favorirebbe una immagine positiva della città”
“Dispiace vedere attività storiche chiudere – ha aggiunto David Bellini, presidente Confesercenti – il mercato impone certe scelte, anche se qualcuno magari si sposta fuori dal centro. Il problema è a livello mondiale il piccolo commerciante soffre, prima i centri commerciali, ora l’online. La gente compra comodamente dal proprio pc o tablet, Siena peraltro è la città che detiene il record di consegna dei pacchi postali, segno di una intensa attività di acquisto online”.