Botte, calci, insulti, umiliazioni, perfino la costrizione a fare sesso con sconosciuti: si aprirà a fine novembre il processo a carico di un 44enne senese accusato di aver reso un inferno la vita della compagna 33enne, e che alla fine è stato arrestato. Mesi di vessazioni tra aggressioni, violenze fisiche e verbali, secondo le accuse il marito avrebbe perfino costretto la donna a intrattenere rapporti sessuali con persone conosciute online.
Il culmine sarebbe stato raggiunto nel maggio 2023 quando dopo un litigio per futili motivi lui avrebbe lanciato lei fuori dall’abitacolo dell’auto, provocandole gravi ferite. La vitima, rimasta sola in una zona periferica, venne soccorsa dai carabinieri decidendosi a denunciare e l’indagine ha poi ricostruito mesi da incubo che hanno portato la donna quasi a cedere e a pensare anche a gesti insani.
Ieri in udienza la difesa del 44enne – in capo alla nota penalista Serena Gasperini – non ha chiesto riti alternativi associandosi alla disposizione del rinvio a giudizio, motivando che non sarebbe stato sequestrato il cellulare dell’uomo durante la fase d’indagine. L’analisi del dispositivo, che sarà eseguita da un tecnico di parte, per verificare dei presunti messaggi inviati dal marito alla moglie, verà portata in istruttoria dibattimentale.