Sindacati in agitazione dopo il mancato accordo sulle commesse con Poste Italiane e Mps: “Vogliamo rassicurazioni sul rinnovo, in ballo 70 lavoratori”
Caso commesse Bassilichi, a parlare ai microfoni di Siena Tv è Luciano Landini segretario sindacato Fim Cisl Siena Grosseto. Si è svolta oggi alla Bassilichi di Siena l’assemblea tra i rappresentanti sindacali e i lavoratori in seguito all’incontro tenutosi a Firenze con i vertici aziendali mercoledi 7 febbraio, nel quale l’azienda ha dichiarato di avere grossi problemi per il rinnovo di due importanti commesse di lavoro nelle quali sono impegnati circa 70 dipendenti. Le due attività sono legate a MPS e Sia Poste. Nel caso di mancato rinnovo di dette commesse potrebbero essere a rischio i relativi posti di lavoro. Altro tema al quale ha fatto cenno in maniera molto sfumata l’azienda e che ha toccato gli animi dei dipendenti Bassilichi è stata la ventilata possibilità di cedere il ramo d’azienda del Business Service nel quale a Siena sono impiegate circa 120 persone.
“Quanto alla situazione di Bassilichi Siena e alle commesse di Mps e Sia Poste in scadenza – dichiara Landini -, per le quali sono impiegate circa 70 persone, in particolare la commessa Mps impiega circa 40 lavoratori da oltre 10 anni, sulla quale si fa forte affidamento per via del mantenimento delle capacità e professionalità di chi ci lavora, mentre nell’attività legata a Sia Poste sono impiegate ormai da diversi anni circa 40 lavoratori. Nel complesso, è stata rilevata la mancanza di un progetto diverso in assenza della rinnovata acquisizione delle attività. E’ stato condiviso con i lavoratori di aprire lo stato di agitazione con blocco degli straordinari ed eventuali ulteriori iniziative di mobilitazione da mettere in atto. Chiederemo all’azienda un incontro urgente da tenersi entro la prossima settimana, con la speranza di avere rassicurazioni riguardo al rinnovo di queste attività e al mantenimento degli attuali livelli occupazionali”.