80 anni dopo Poggibonsi ricorda i bombardamenti del 29 dicembre 1943.
Oggi l’anniversario viene celebrato, insieme all’ANPI Poggibonsi, con la deposizione delle corone di alloro alla targa della ex Fabbrichina in via Trento a al cippo di piazza Mazzini. Alle 11 sarà suonato l’allarme antiaereo.
A Buongiorno Siena il presidente Anpi di Poggibonsi, Massimo Minneci.
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La storia. Il 29 dicembre 1943 alle 13,15 l’aria si riempì del rombo cupo delle “fortezze volanti”, i bombardieri delle truppe Alleate. Pochi istanti e una pioggia di bombe cadde sulla città. Furono momenti terribili. Alla prima ondata ne seguì una seconda, ancor più devastante. Case, fabbriche, vie e piazze del centro vennero abbattute e distrutte. Sotto le macerie si contarono 105 morti e centinaia di feriti. Il 75 per cento degli edifici venne distrutto. Poggibonsi pagò un tributo enorme in termini di vittime e di distruzione. Il bombardamento del 29 dicembre era stato preceduto da quelli avvenuti ai primi di novembre e due giorni prima, il 27 dicembre, che colpirono la zona di Romituzzo e del cimitero e di Montelonti. Poi le incursioni aeree dei bombardieri continuarono fino a tutto aprile. Poggibonsi infatti era al centro di un importante nodo stradale e ferroviario ritenuto dagli Alleati di notevole importanza strategico militare.