“Le dimissioni di Sara Pugliese non mi sorprendono, a sorprendermi, ma forse neanche più di tanto, sono invece le parole usate per giustificare l’uscita da questa giunta e da questo gruppo di lavoro”. Così il sindaco di Siena Luigi De Mossi commenta le dimissioni dell’assessore Sara Pugliese.
“Come sempre preferiamo descrivere i fatti – scrive De Mossi -. Questi dicono che Sara Pugliese è stata inserita nel 2018 in una squadra di governo in rappresentanza politica di un movimento civico. Le parole usate dicono tutt’altro dopo quasi quattro anni. Le deleghe assegnate nel tempo a Pugliese sono state di particolare importanza, i cambiamenti sono derivati da un normale riequilibrio dei compiti ed efficientamento della macchina amministrativa. Nessun premio e nessuna bocciatura. Poiché lo stile è tutto nella vita delle persone, inviare la lettera di dimissioni in contemporanea ai giornali e all’amministrazione dimostra una distanza creata e acuita proprio da chi si è dimesso”.
“Se si vuol rifuggire dalla politica – continua De Mossi – non si possono utilizzare, come accade, parole mutuate dal politichese e dal personalismo. I risultati non sono stati, come non lo sono in nessun caso, il frutto di un singolo assessorato, ma di una collaborazione costante e continua all’interno della giunta e della maggioranza, senza dimenticare l’abnegazione e il ruolo svolto dai dipendenti comunali. In merito alla rappresentatività, la giunta ha diversi rappresentanti civici, primo fra i quali il sottoscritto, pur mantenendo come normale i rapporti con le forze politiche che sostengono l’attuale amministrazione”.
“Mi duole sottolineare – scrive De Mossi – come negli ultimi mesi, con una delega così importante come quella della cultura, l’ormai ex assessore sia stata poco presente nella vita amministrativa, con ciò vanificando quel concetto di squadra che invece tutti gli altri stanno portando avanti con grande spirito e attenzione. Il lavoro di questa amministrazione comunale sarà sempre ispirato ai medesimi principi: rispettare le esigenze della comunità che, con una svolta epocale, ci ha chiamato ad amministrare Siena”.
“Mi auguro – conclude il sindaco Luigi De Mossi – che la scelta sia personale e non in funzione elettorale perché se così fosse sarebbe quanto di più antifemminista si sia visto nella nostra città. Noi, nel frattempo, continueremo a occuparci delle questioni e delle problematiche dei cittadini, che sono stati, sono e saranno il nostro vero e unico riferimento quotidiano”.