L’ortomania esplose in pieno Covid. Tutti si cimentarono in una pratica antica e nobile, e nel passato quanto mai utile per la sopravvivenza. Chi nel giardino di casa, chi nel terrazzo, chi sul davanzale di una finestra: il tutto, più o meno, con scarsi risultati. Il mestiere del contadino, o dell’ortolano, è ben altra cosa.
Storie da raccontare stasera, ore 21,30 Siena Tv, metterà a confronto due personaggi con una distanza generazionale abissale, ma uniti da un’unica passione: la terra e i suoi frutti. Giorgio Manenti, 96 anni, arzillo come un grillo, a marzo ha scavato oltre 100 buche per le patate, poi ad aprile ha piantato 600 cipolle; ha fatto tutto da solo, oltre ad accudire quotidianamente 80 tra polli e galline, 20 ‘coniglioli’, 40 piccioni. Gli fanno compagnia i suoi 3 cani, 2 gatti, acrobatici balestrucci, e una gentile signora di nome Wanda che lo accudisce. Giorgio ha sempre fatto il contadino e l’allevatore. E’ un uomo solo, ma felice. Pietro Giannini, 36 anni, ha deciso invece di lasciare Parigi e la sua professione di architetto ambientale, per tornare nella sua Siena dove si è inventato l’Orto Mangione dove i soci collaborano attivamente nella lavorazione degli ortaggi, oltre a consumarli con piena goduria. Due Storie queste ambientate nella terre di Montalbuccio, poco distanti da Siena, che vale la pena di seguire. Anche sabato e domenica alle ore 13, Canale 90 del DT.