Lavori alla Galleria le Chiavi in ritardo e problemi di viabilità, le aziende della Valdorcia scrivono a Salvini

Lettera firmata da aziende e lavoratori al ministro, ad Anas e ai sindaci: "verificare la corretta e tempestiva prosecuzione dei lavori e, in caso di accertato ritardo, di intervenire per accertare cause e responsabilità sul mancato rispetto del cronoprogramma ufficializzato"

Di Redazione | 25 Novembre 2024 alle 18:30

Lavori alla Galleria le Chiavi in ritardo e problemi di viabilità, le aziende della Valdorcia scrivono a Salvini

Una lettera al ministro dei trasporti Matteo Salvini, ad Anas e ai sindaci, per chiedere conto dei ritardi nei lavori per la riapertura della galleria le Chiavi sulla Cassia e rappresentare i problemi alla viabilità che mettono in difficoltà le imprese locali. A scriverla e firmarla sono numerose aziende con sede nella Valdorcia e i loro relativi dipendenti, in difficoltà per via di un cantiere aperto ormai un anno fa – dai tempi dilatati – e la chiusura al traffico di un tratto di primaria importanza per il territorio.

“Gentile Sig. Ministro, spettabile A.N.A.S. spa e tutti in indirizzo,

con riferimento ai lavori di manutenzione programmata a cui è sottoposta la galleria “le Chiavi” al km. 157+100 della S.S. Cassia, siamo costretti con la presente a sottoporre alla Vostra attenzione quanto segue al fine di prevenire i possibili problemi che dall’ingiustificato prolungarsi dei lavori potrebbero verificarsi, tenuto conto dell’importanza che il tracciato stradale, oggi interdetto al traffico, riveste per l’intero territorio e l’economia dello stesso.

Nel cronoprogramma dei lavori – presentato e reso noto ai comuni, associazioni di categoria, imprenditori e privati cittadini prima di provvedere alla chiusura del transito sui viadotti e sulla galleria sopra indicata – è stata indicata una chiusura totale di 12 mesi e un senso alternato / chiusura notturna per il completamento dei lavori. La galleria è stata chiusa il giorno 28/11/2023 e secondo le indicazioni a breve dovrebbe essere riaperta ma, da quanto è stato possibile verificare, non sembra possibile che questo possa avvenire. In sintesi quanto sino ad oggi verificato:

1. Dopo la chiusura del tratto stradale vi è stato un periodo di alcune settimane di totale inattività.
2. A cavallo tra la fine del 2023 e inizi del 2024 abbiamo verificato una attività lavorativa che nelle prime
settimane del 2024 si è di nuovo interrotta.
3. Nel mese di aprile 2024 i lavori sono proseguiti normalmente sino i primi giorni di settembre, da quel
momento sino ad oggi nessuna attività lavorativa è stata verificata sul cantiere.
4. Apprendiamo dal portale A.N.A.S. che risulterebbe completato meno del 15% dei lavori pur essendo
segnalato il 06/04/2025 quale data di ultimazione prevista.

Come è noto la viabilità alternativa obbliga tutti i mezzi al passaggio sulle strade provinciali che attraversano gli abitati di Radicofani o Abbadia san Salvatore, con notevole disagio per le comunità interessate e con rilevante pericolo per il traffico, trattandosi di strade di montagna con limitata ampiezza della carreggiata. Di fatto si tratta di strade non idonee al transito di autoarticolati e autotreni e ormai molto usurate e deformate, tenuto conto della limitata manutenzione che le stesse ottengono da tempo; accade quindi spesso che l’incrocio di due automezzi pesanti su alcuni tornanti di queste strade possano risultare a rischio di incidenti. Anche il collegamento interregionale tra Lazio e Toscana risulta evidentemente difficoltoso, con pesanti disagi per i privati cittadini.

Fermo restando il preliminare problema della sicurezza, delle responsabilità derivanti per i propri mezzi in transito quotidiano sulle suddette strade, la situazione sopra indicata espone le imprese presenti nel territorio a costi esorbitanti a causa dei maggiori consumi, tempi e usura dei mezzi sia per le imprese che lavorano utilizzando il trasporto su ruote sia per le aziende di trasporto merci. Stimiamo che per ogni passaggio di un mezzo pesante sulla viabilità alternativa di montagna sia rilevabile una maggiore spesa per circa € 100,00/viaggio, che alla fine dell’anno grava per centinaia di migliaia di euro, senza considerare il risvolto in termini ambientali, a dispetto delle politiche di sostenibilità adottate dalle aziende, a danno delle popolazioni residenti. Nonostante la richiesta di mantenere un tavolo di dialogo tra A.N.A.S, Comuni e operatori economici del territorio su questa emergenza, fortemente da noi richiesto alla chiusura della galleria , e i molteplici tentativi di ottenere informazioni su canali diretti , non vi sono ad oggi notizie certe sullo stato dei lavori e sulla data di riapertura del tracciato della S.S. Cassia; tanto che, da parte dei privati cittadini e degli imprenditori che qui sottoscrivono si è avuta la spiacevole sensazione che il problema sia sottovalutato .

Alla luce di quanto sopra con la presente siamo domandare al Ministero competente, all’Ente proprietario della strada A.N.A.S Spa una comunicazione ufficiale e reale sui tempi di riapertura della S.S. Cassia, invitando tutti gli altri Enti in indirizzo ad agire nelle sedi istituzionali per verificare la corretta e tempestiva prosecuzione dei lavori e, in caso di accertato ritardo, di intervenire per accertare cause e responsabilità sul mancato rispetto del cronoprogramma ufficializzato. Rinnovando la nostra disponibilità per una fattiva collaborazione alla soluzione dei problemi, nella piena consapevolezza dell’importanza che il completamento dei lavori riveste per questo territorio, si inviano i migliori saluti”.



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