Le associazioni consumatori: "Salvataggio Mps graverà per più di trecento euro su ogni cittadino"

Di Redazione | 23 Dicembre 2016 alle 17:02

Le associazioni consumatori: "Salvataggio Mps graverà per più di trecento euro su ogni cittadino"

La nazionalizzazione del Monte dei paschi graverà per 333,3 euro pro capite su ogni cittadino italiano

Nell’operazione di salvataggio per Mps ”la priorita’ deve essere quella di tutelare i risparmiatori e di dotare il Paese di un sistema di vigilanza attento ed adeguato”. E’ quanto affermano Federconsumatori e Adusbef in una nota. ”Nella notte – e’ scritto nel comunicato – e’ stato varato il decreto che da’ il via libera al salvataggio degli istituti bancari in difficolta’.

“E’ partita – dicono le due associazioni -, contestualmente, la nazionalizzazione del Monte dei Paschi con la richiesta di un sostegno finanziario straordinario che gravera’ per 333,3 euro pro-capite per ognuno dei 60 milioni di italiani, (833,3 euro a famiglia), incrementando il debito pubblico gia’ in crescita”. ”Ora chiediamo al Governo – prosegue la nota – la massima attenzione ed il rispetto dei diritti dei risparmiatori: le promesse circa l’intenzione di “minimizzare o rendere inesistenti” le perdite per i piccoli risparmiatori devono essere concretizzate al piu’ presto.

“Il meccanismo di tutela degli obbligazionisti subordinati di Mps – sostengono Federconsumatori e Adusbef – al 100% prevede prima la conversione in azioni e poi l’assegnazione di obbligazioni ordinarie “del medesimo valore”. Un meccanismo che dovra’ prevedere tempi rapidi e rimborsi integrali, senza intoppi o cambi di programma”. ”Il mondo del risparmio nel nostro Paese – prosegue il comunicato – ha subito negli ultimi anni danni consistenti, derivanti da una gestione disattenta del credito e del risparmio da parte del sistema bancario, nonche’ causati dall’inammissibile assenza di vigilanza. Basti ricordare a tale proposito le recenti vicende di Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti, CariFerrara, Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza, dissesti che hanno bruciato oltre 50 miliardi di euro e mandato in fumo i risparmi di centinaia di migliaia di cittadini.

“Ora, dopo il grave ritardo con cui si e’ intervenuti sul Monte dei Paschi – concludono le due associazioni – e dopo le gravi responsabilita’ di chi non ha vigilato nella giusta maniera (che non mancheremo di far verificare), lo Stato e’ chiamato a gestire la situazione nel migliore dei modi: cambiare gli amministratori, chiedere conto sui motivi che hanno portato al dissesto ed alla grave crisi di fiducia del Monte”



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