La nazionalizzazione del Monte dei paschi graverà per 333,3 euro pro capite su ogni cittadino italiano
Nell’operazione di salvataggio per Mps ”la priorita’ deve essere quella di tutelare i risparmiatori e di dotare il Paese di un sistema di vigilanza attento ed adeguato”. E’ quanto affermano Federconsumatori e Adusbef in una nota. ”Nella notte – e’ scritto nel comunicato – e’ stato varato il decreto che da’ il via libera al salvataggio degli istituti bancari in difficolta’.
“E’ partita – dicono le due associazioni -, contestualmente, la nazionalizzazione del Monte dei Paschi con la richiesta di un sostegno finanziario straordinario che gravera’ per 333,3 euro pro-capite per ognuno dei 60 milioni di italiani, (833,3 euro a famiglia), incrementando il debito pubblico gia’ in crescita”. ”Ora chiediamo al Governo – prosegue la nota – la massima attenzione ed il rispetto dei diritti dei risparmiatori: le promesse circa l’intenzione di “minimizzare o rendere inesistenti” le perdite per i piccoli risparmiatori devono essere concretizzate al piu’ presto.
“Il meccanismo di tutela degli obbligazionisti subordinati di Mps – sostengono Federconsumatori e Adusbef – al 100% prevede prima la conversione in azioni e poi l’assegnazione di obbligazioni ordinarie “del medesimo valore”. Un meccanismo che dovra’ prevedere tempi rapidi e rimborsi integrali, senza intoppi o cambi di programma”. ”Il mondo del risparmio nel nostro Paese – prosegue il comunicato – ha subito negli ultimi anni danni consistenti, derivanti da una gestione disattenta del credito e del risparmio da parte del sistema bancario, nonche’ causati dall’inammissibile assenza di vigilanza. Basti ricordare a tale proposito le recenti vicende di Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti, CariFerrara, Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza, dissesti che hanno bruciato oltre 50 miliardi di euro e mandato in fumo i risparmi di centinaia di migliaia di cittadini.
“Ora, dopo il grave ritardo con cui si e’ intervenuti sul Monte dei Paschi – concludono le due associazioni – e dopo le gravi responsabilita’ di chi non ha vigilato nella giusta maniera (che non mancheremo di far verificare), lo Stato e’ chiamato a gestire la situazione nel migliore dei modi: cambiare gli amministratori, chiedere conto sui motivi che hanno portato al dissesto ed alla grave crisi di fiducia del Monte”