Le Biccherne dell'Archivio di Stato, un simbolo di Siena raccontato nel libro di Cinzia Cardinali

Presentato questa mattina il volume "La collezione delle Bicchiere dell'Archivio di Stato di Siena" scritto da Cinzia Cardinali

Di Lorenzo Agnelli | 31 Agosto 2024 alle 15:34

Sono un vero e proprio simbolo della storia di Siena: le Biccherne, la serie di tavolette in legno impiegate per la rilegatura dei libri di registri in cui, dal Duecento, venivano annotate le entrate e le uscite del Comune di Siena, ad opera della magistratura preposta dal nome di Biccherna da cui deriva il nome di anche questi oggetti, oggi custoditi all’interno dell’Archivio di Stato di Siena. Dalla volontà di raccontare questo patrimonio inestimabile che proviene dalla storia della città è cominciato il lavoro di Cinzia Cardinali presentato questa mattina, il volume dal titolo “La collezione delle Bicchiere dell’Archivio di Stato di Siena“.

“Sembra non ce ne fosse bisogno, ma in realtà la collezione presenta sempre delle novità – spiega l‘autrice del quaderno Cinzia Cardinali -. In più la tipologia del lavoro che viene presentato è particolare, è una scelta inserita in una collana di divulgazione con un linguaggio piano. Per noi ha richiesto uno sforzo di selezione, di raccordo molto impegnativo, ma confidiamo che sia un’aggiunta all’ampia bibliografia su questa collezione”.
Si tratta del settimo di una serie di eleganti quaderni sulle bellezze di Siena e dintorni edito da Betti Editrice.

“Un lavoro che parte da subito dopo il Covid – spiega Luca Betti della Betti Editrice -. Volevamo mettere in evidenza tutte le bellezze della nostra città, infatti la collana si chiama “Alla scoperta della bellezza”. Questo è il settimo quaderno curato da Cinzia Cardinali sulle Bicchenre e sono già in lavorazione l’ottavo, che è in stampa, e il nono che tratteranno uno del Pulpito e l’altro del Guidoriccio da Fogliano. Tutti argomenti che dovranno essere letti dai senesi e che sono strutturati in modo divulgativo, ovviamente con una accuratezza scientifica importante, ma con un metodo di scrittura divulgativo che rende facile a tutti comprendere”.

A dialogare con l’autrice e a spiegare il perché sia importante continuare a parlare e a presentare questi documenti antichi che oggi sono un tesoro è stato il professore di Storia Medievale e storico Duccio Balestracci.

“Perché questi “aggeggi” prima di tutto, sono una collezione unica al mondo – spiega il professore Duccio Balestracci -. Non esiste niente del genere in nessuna altra parte del mondo. Ma d’altra parte si sta parlando di oggetti che in realtà sono e hanno continuato ad essere per secoli dei formidabili elementi di comunicazione. Per questa ragione parlare di Biccherne ha ancora un senso. Si sta parlando di una formidabile agenzia e macchina di comunicazione che dal ‘200 in poi è arrivata fino all’età moderna”.

Lorenzo Agnelli

Giornalista pubblicista iscritto all'ordine dal 2020. Esperienza nel ruolo prima come corrispondente locale dalla Val d'Orcia e poi all’interno della redazione di Radio Siena Tv. Prendere parte alle discussioni e conoscere a fondo i fatti sono stati i fattori scatenanti della sua personale passione verso il giornalismo, concentrandosi principalmente sui fatti di cronaca che riguardano la collettività, come la politica e le sue incoerenze, materie da spiegare e rendere accessibili a tutti. Ama la città in cui lavora, Siena, e la sua terra, la Val d’Orcia, luogo capace di offrire bellezza paesaggistica ma anche umana, difficile da spiegare, ma che non si stanca mai di raccontare.



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