Giovedì 3 ottobre alle ore 18 al Santa Maria della Scala verrà affrontata la delicata questione della violenza sulle donne, tema di grande attualità e fenomeno ancora troppo presente nel nostro paese.
La trattazione dell’argomento parte dalla presentazione del nuovo romanzo dello scrittore Arsenio Siani “Le nostre tracce” (Accademia Edizioni ed Eventi 2019), dedicato proprio a questa tematica.
Sarà la giornalista Annalisa Coppolaro ad introdurre l’argomento ed a fare da conduttrice presentando il lavoro di Siani che già, con il suo precedente lavoro: ‘Quello che le donne non dicono‘ (Accademia edizioni ed Eventi 2018), aveva trattato lo stesso tema con un romanzo-inchiesta, nel quale, racconti di vita vissuta si alternano a brani di stampo giornalistico, dove si affrontano le dinamiche psicologiche che portano alla violenza o al silenzio su di essa.
Il romanzo breve Le Nostre Tracce è diviso in tre parti, ciascuna delle quali mette in luce alcuni aspetti negativi della nostra società, prima fra tutte la violenza sulle donne. Tra padri violenti, bullismo ed emarginazione, l’autore non si risparmia in dettagli crudi e violenti, narrati anche con un linguaggio provocatorio. Tra gli scopi che lo scrittore si propone, vi è quello di sensibilizzare il lettore affinché si possa far emergere la violenza, spesso racchiusa nelle mura domestiche.
Siani parla del suo romanzo anche in termini di speranza. Le Nostre Tracce è, in definitiva, il cupo grido di speranza di un sognatore che scrive per dare il suo contributo: “sperando di fare la differenza e far riflettere anche una sola persona in questa immensa folla di ombre”.
Durante la presentazione sarà presente anche il Centro Antiviolenza di Siena – Ass. Donna chiama Donna, e la dott.ssa Ilaria Fabbri psicoterapeuta del Centro, terrà un piccolo intervento sul tema. L’attrice Paola Lambardi leggerà, inoltre, alcuni brani del libro. A conclusione dell’evento, il cantautore Antonio Antonello de Nicola canterà Rosastella, pezzo da lui dedicato a Elisa Claps vittima di femminicidio.