Industria e agricoltura in crisi a Siena, resistono il settore dei servizi e le costruzioni. L’Ires (Istituto di Ricerche Economiche e Sociali) ha pubblicato il focus sull’economia Toscana, un documento che analizza lo stato dell’arte della Regione e delle Province. A livello regionale a balzare all’occhio sono le 23 milioni di ore di cassa integrazione effettuate da gennaio a settembre nel 2024, tra ordinaria e straordinaria. Un numero nettamente più alto rispetto al 2023 quando, nello stesso periodo dell’anno, si ‘fermavano’ a poco meno di 16 milioni.
I Numeri di Siena
Nella nostra provincia i lavoratori sono in totale, al 2023, 116mila; i disoccupati 6mila. Molto ampia la forbice tra i dipendenti, 106mila, e i 17mila lavoratori autonomi. Il tasso di occupazione femminile si attesta sul 63%, mentre quello maschile tocca l’83%, un dato secondo, in Toscana, solo a Grosseto. La disoccupazione è al 5%, in linea con tutte le altre province. Nella distribuzione del lavoro è il mondo dei servizi a comandare con il 68,9% dei lavoratori impiegati in questo ambito. L’altra parte della torta è così suddivisa: Industria 14,9%; Agricoltura 9,8%; Costruzioni 6,4%. Tutti i settori presi in esame stanno vivendo l’effetto elastico post pandemia, a soffrire particolarmente nel 2024 sono però l’agricoltura e l’industria, in perdita di unità di lavoro rispettivamente del 3% e dell’1,4%. In linea con il trend post pandemia aumenta anche la forbice tra importazioni ed esportazioni: quest’ultime nel 2024 superano i 4 milioni di euro mentre l’import non arriva al milione.