“Ci ho pensato molto, ma alla fine la mia scelta non poteva che essere questa, non riprendere la tessera e le dimissioni dal PD di Castelnuovo”. Ad annunciarlo su Facebook è Roberto Bozzi, ex sindaco di Castelnuovo Berardenga dal 2004 al 2014.
“Rendo pubblica la lettera che ho mandato al segretario comunale e alla segreteria di Castelnuovo del PD. Spero sia oggetto di riflessione per alcuni dirigenti provinciali, regionale e nazionali, ma non ne sono molto sicuro, non interessa molto capire cosa succede nel proprio elettorato e gruppo dirigente, ma molto di più mantenere le posizioni di potere di pochi, senza mai un vero confronto”.
Il testo: “Buongiorno, è molto che medito sul periodo politico che stiamo vivendo, su come svolgono il proprio ruolo i partiti in generale e il PD in particolare. Come sapete bene non ho condiviso da qualche anno nessuna delle ultime posizioni del nostro partito, dall’accordo con il movimento cinque stelle che è distante anni luce dalla mia e dalla nostra cultura politica, al sostegno al governo Conte che ritengo sia stato pessimo per la qualità dei ministri sottosegretari incapace di dare una risposta che sia una a un periodo straordinario come quello pandemico. Fino ad arrivare all’ottusa difesa del premier, nel voler tentare il governo Conte ter ad ogni costo. A quel punto ci sarebbe stato bisogno di un congresso per scegliere quale linea politica intraprendere, se l’abbraccio mortale con i cinque stelle o provare a ricostruire un soggetto maggiormente autonomo, riformista, che seleziona la classe dirigente in base alla capacità e non alle correnti che stanno ormai dilaniando il partito. Invece zitti zitti quatti quatti, la polvere viene messa sotto il tappeto, gli scheletri riposizionati nell’armadio, e con un falso senso di responsabilità (il Paese ha bisogno di noi) i capibastone continuano a stare al governo, fare i ministri, mettere sottosegretari come se nulla fosse successo e non ci fosse bisogno di fare chiarezza. A fare da foglia di fico a tutto questo è arrivato il nuovo segretario Letta (acclamato da una vecchia assemblea congressuale che non rappresenta il Paese reale e un’era politica fa), a cui ho rimesso delle flebili speranze all’inizio, ma nel suo stile democristiano sta lasciando tutto come prima, senza affrontare i nodi politici, barcamenandosi tra le correnti (che lo hanno voluto e di conseguenza deve rispondere) il cui più alto problema politico affrontato è stato quello di incaponirsi con il DDLL Zan, per poi, come vediamo oggi, sparire dell’agenda politica italiana. Dette queste brevi parole non posso che trarne le conclusioni, sentendomi lontano dalla linea politica del PD oramai da troppo tempo, impossibilitato a poter non solo cambiare qualcosa, ma discuterne di queste problematiche non essendoci oramai luoghi e organismi dirigenti in cui portare un proprio contributo di idee. Nel 2021 non ho rinnovato la tessera, non ho nessuna intenzione di farlo e di conseguenza non posso che annunciare le mie dimissioni irrevocabili da segretario del circolo di Geggiano. Mi dispiace infinitamente, in particolare per Castelnuovo e per la comunità di uomini e donne del PD locale. Solo grazie a voi ho resistito ancora qualche anno, perchè almeno a livello locale un modesto contributo di idee ed esperienza è stato possibile portarlo. Ma esso non è sufficiente per continuare ad aderire a un partito in cui non mi ci riconosco, che doveva nascere forte dalla fusione delle principali culture che hanno dato il via alla nostra costituzione e diventato invece un coacervo di correnti e interessi personali ammantati dalla vuota grammatica del bene comune. Spero che tutto questo cambi, ma non ne vedo in tempi brevi una prospettiva di questo tipo, perchè per me saranno sempre i valori di libertà, giustizia sociale, solidarietà, sviluppo sostenibile, le stelle polari a cui fare riferimento e non la tattica, la ricerca del potere ad ogni costo, le correnti e i gruppi di potere interni, a cui questo partito oramai è piegato. Per questi motivi non parteciperò più a nessuna riunione di segreteria e di organismi dirigenti, un forte abbraccio a tutti”.