Frōns, frŏntis – “Fronte”. Il nostro problema con l’Altro, è il titolo dell’evento in programma sabato prossimo 18 maggio al Liceo Enea Piccolomini di Siena curato e ideato da Michele Caliani, ex studente del Liceo e oggi laureando in Strategie Culturali per la Cooperazione e lo Sviluppo a Roma Tre. Un doppio appuntamento, la mattina rivolto agli studenti e il pomeriggio aperto a tutta la cittadinanza, per parlare di linee di confine, dell’altro, della diversità partendo da un fatto di cronaca terribile: quello del naufragio di Lampedusa del 3 ottobre 2013.
“Ragioneremo su cosa vuol dire essere al fronte, su che cosa è il fonte e il mare – spiega Caliani – parleremo di nuove migrazioni e ci sarà la testimonianza di Vito Fiorino. Una lezione di vita, da qui è nata la definizione del suo io. Familiarizzare con l’altro per familiarizzare con se stessi”.
Un appuntamento da non perdere per ampliare lo spettro visivo e guardare oltre al “fronte”, insieme al testimone di quell’evento tragico del 2013, ma anche al docente di Roma Tre Paolo Ruspini che si occupa di migrazioni internazionali. Una certa emozione per il Dirigente Scolastico Federico Frati e per la professoressa Rita Petti che proprio a Michele Caliani ha insegnato e che si vede seduta, per la prima volta, dall’altra parte, dalla parte degli spettatori.
“Trovarsi a imparare da un nostro studente ci fa sentire bene – sottolinea la professoressa Petti – vedere la ricchezza che nasce da qualcosa che abbiamo contribuito ad accompagnare, fa piacere poterla condividere, la scuola ha senso se si apre e funziona come laboratorio di idee”.
“E’ un cerchio che si chiude – conclude Frati – il segno che il lavoro di tutti noi per dare stimoli giusti ai ragazzi per affrontare le sfide della realtà si materializza”.