"Liparà Kredemna", la mostra del fotografo Leonardo Sani nella Fortezza di Radicofani

La mostra sarà visitabile dal 6 luglio al 31 agosto. Un'occasione unica per visitare la Fortezza che fu di Ghino di Tacco e oggi una delle meraviglie della Val d'Orcia

Di Redazione | 5 Luglio 2024 alle 16:30

"Liparà Kredemna", la mostra del fotografo Leonardo Sani nella Fortezza di Radicofani
Appuntamento con l’arte e la cultura a Radicofani. Domani, sabato 6 luglio alle ore 17, all’interno della Fortezza di Radicofani sarà inaugurata la mostra fotografica “Liparà Kredemna”, realizzata dal giovane fotografo amiatino Leonardo Sani, classe 2000, che ha avuto modo di mostrare il suo talento lo scorso marzo durante la sua prima esposizione allestita alla prestigiosa Fondazione Arta Sacra Contemporanea di Firenze. La mostra, patrocinata dalla Regione Toscana, dal Comune di Radicofani e con il contributo di Stosa Cucine, è promossa dall’Associazione Pyramid, in collaborazione con la Fortezza di Radicofani. Sarà visitabile dal 6 luglio al 31 agosto. Un’occasione unica, dunque, per visitare la Fortezza che fu di Ghino di Tacco e oggi una delle meraviglie della Val d’Orcia.
La mostra trae ispirazione dalle letture e dagli approfondimenti dello stesso Sani, fortemente attratto dai temi del sacro e dalle narrazioni sottese alle esperienze religiose, in special modo misteriche, diffuse in tutto il bacino del Mediterraneo, in Grecia e poi a Roma, sotto l’influsso dei culti e delle espressioni religiose del vicino Oriente. Attraverso una serie di sedici suggestive immagini, la mostra condurrà il visitatore in un viaggio visivo fortemente impattante, tra trasparenze e forme plastiche di fulgidi veli avvolgenti e corpi femminili che si fanno epifania di grazia, pudore, armonia. Questo per esprimere che il velo, che fin dai tempi antichi ha rivestito un ruolo di notevole importanza in diverse culture e tradizioni, non sta a rappresentare un semplice pezzo di stoffa, ma un potente simbolo epifanico, rappresentativo della sottile linea di demarcazione tra sfera pubblica e sfera privata. La mostra è dunque un vero e proprio invito a “vedere” oltre, al di là delle pieghe, in trasparenza.


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