L’Italia dice “no” al cibo sintetico. Ieri alla Camera dei Deputati è stato dato il via libera al provvedimento che in Italia vieta la produzione e la commercializzazione del cibo cosiddetto artificiale.
Presenti a Roma anche molti agricoltori e molta Toscana in questa grande battaglia che bandisce dalle tavole i cibi costruiti in laboratorio che ha potuto contare sul sostegno di 30 mila cittadini che avevano sottoscritto la petizione di iniziativa popolare proposta da Coldiretti e sul convinto appoggio delle istituzioni toscane, a partire dal Governatore Eugenio Giani e della Vicepresidente Stefania Saccardi, dal Presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo.
“È un traguardo storico. L’Italia è il primo paese ad approvare una legge che bandisce dalle tavole i cibi costruiti in laboratorio facendo da apripista nelle politiche di tutela della salute dei cittadini. Non siamo disposti a staccare la produzione di cibo dalla terra. – spiega Letizia Cesani, Presidente Coldiretti Toscana che ha guidato la delegazione regionale – La legge, voglio ribadirlo, non ferma la ricerca che deve essere libera ed indipendente. Dobbiamo ora portare il voto positivo del nostro Parlamento nel dibattito a livello europeo. Una delle richieste che noi facciamo è quella di equiparare le autorizzazioni, laddove dovessero essere rilasciate, ai prodotti di carattere farmaceutico, e non ai novel food. La differenza è sostanziale. Tutto questo lo facciamo a tutela dei cittadini”.
Non si deve assolutamente fermare la ricerca, ma il cibo sintetico non va equiparato a quello prodotto o coltivato nelle aziende agricole, ma piuttosto al settore farmaceutico. Una battaglia che non si ferma qui e che Coldiretti vuole esportare anche in Europa a tutela del Made in Italy e del Made in Tuscany.
“La Toscana è uno dei territori che produce produzioni agricole di eccellenza e per noi è inaccettabile staccare il collegamento tra cibo e terra – prosegue Letizia Cesani -. Questo è il dibattito che vorremmo aprire anche a livello europeo per continuare ad affermare la nostra produzione di qualità, per questo inizieremo un percorso anche con le Istituzioni europee”.