Lite in famiglia finisce a coltellate, tragedia sfiorata: interviene la Polizia

Denunciato a piede libero con l’accusa di lesioni aggravate un 35enne peruviano

Di Redazione | 21 Luglio 2020 alle 12:34

Lite in famiglia finisce a coltellate, tragedia sfiorata: interviene la Polizia

Scoppia una violenta lite in famiglia, per poco non ci scappa la tragedia: dalla discussione si passa alle coltellate. I fatti si sono verificati intorno a mezzanotte e mezzo della notte compresa fra domenica e lunedì appena trascorsi.

A quell’ora, la Sala Operativa della Questura di Siena ha inviato presso il Pronto Soccorso una pattuglia delle Volanti a seguito di segnalazione circa la presenza di persona – un quarantaseienne di origini peruviane – ricoverata a causa di alcune ferite da arma da taglio sul torace e sui fianchi.

Dal racconto è emerso che il fratello della compagna, un trentacinquenne anche lui di origini peruviane, intromettendosi in una discussione fra quest’ultima ed il quarantaseienne, aveva sferrato, con un coltello da cucina, alcuni fendenti ai danni di questo, dopo che era nata una colluttazione fra i due, all’interno dell’abitazione della sorella, pure lei di nazionalità peruviana. Lo scontro sarebbe proseguito anche fuori dall’abitazione, con danni al finestrino dell’autovettura del ferito, sulla quale, anche grazie all’intervento dei familiari, riusciva a salire per recarsi di corsa all’Ospedale.

Gli operatori della Squadra Mobile una volta giunti all’indirizzo indicato, nella periferia di Siena, hanno riscontrato la presenza di alcuni vetri in frantumi. Dentro la casa è stato trovato il responsabile dei fatti il quale, messo alle strette, ha confessato infine dove fosse il luogo in cui si era sbarazzato del coltello con cui aveva provocato le ferite al “cognato”, un coltello munito di 21 cm di lama: lo aveva gettato in un fiumiciattolo ad un centinaio di metri di distanza dalla casa della sorella. E’ stato ritrovato grazie all’opera di dragaggio svolta dai Vigili del Fuoco, appositamente chiamati in supporto.

Al termine delle formalità di rito, il trentacinquenne, su disposizione del magistrato di turno Sostituto Procuratore dott. De Flammineis, è stato denunciato a piede libero con l’accusa di lesioni aggravate, che avevano provocato al cognato, oltre a varie ferite da taglio, anche la rottura di una costola.



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