Esami al cuore raddoppiati e record di Tac al torace. È anche questo il peso del post Covid. Un’eredità fotografata perfettamente dal boom di richieste per visite specialistiche in tutta la Regione Toscana, un aumento anche del 40% rispetto allo scorso anno che si legherebbe a doppio filo con gli effetti del cosiddetto Long Covid.
Si tratta di visite e accertamenti strumentali che verrebbero eseguiti più o meno con cadenza periodica soprattutto ha avuto importanti sintomi durante la malattia.
“Abbiamo notato un incremento esponenziale, soprattutto nelle ultime settimane delle richieste di visite pneumologiche, spirometrie, controlli post Covid – spiega a Siena Tv la professoressa Elena Bargagli, medico in area Covid e specializzata in malattie dell’apparato respiratorio –
Sono tanti gli effetti preoccupanti, dai problemi cardiologici e cardiovascolari, all’affanno nella respirazione, alla stanchezza, fino anche a conseguenze neurologiche. Ma quali sono i segnali del nostro corpo che non dobbiamo sottovalutare?
“Molti pazienti- aggiunge la professoressa Bargagli – sviluppano come sintomo molto comune la fatica: l’impossibilità di salire le scale, per esempio, la difficoltà di riprendere l’attività lavorativa e di svolgere quella sportiva. Altri sintomi rilevante sono l’affanno, la tosse, la presenza di palpitazioni e dolore al torace, tutte spie che devono far richiedere una valutazione specialistica.
Un altro sintomo che è sicuramente un’allerta è quello neurologico: abbiamo un numero rilevante di pazienti, quasi il 30%, che hanno risposto al questionario post Covid, che riferiscono difficoltà di concentrazione, alterazione della memoria, difficoltà nella vita lavorativa e quotidiana”.