Lorenza Losi e Yoghi ai mondiali di para agility: "Quello che ci fa vincere è l’intesa"

La ex fantina senese, costretta su una sedia a rotelle dopo un brutto incidente accadutole quando aveva 24 anni, insieme al suo cane Yoghi rappresenteranno l'Italia al mondiale di Lisbona, a settembre

Di Redazione | 15 Maggio 2024 alle 21:00

“Quello che ci fa vincere è l’intesa”, parla così del rapporto con il suo cane Lorenza Losi senese, ex fantina, oggi 53enne, costretta su una sedia a rotelle dopo un grave infortunio, pronta per affrontare il mondiale di para agility a settembre a Lisbona.

Era il 28 novembre del 1995, Ippodromo del Casalone Grosseto, Lorenza correva in pista e su vittima di un brutto incidente. Dal quel giorno perse l’uso delle gambe. Aveva solo 24 anni, oggi ne ha 53. Non si è mai lasciata andare. Ha un marito, un figlio adolescente, un complesso rock dove canta, dipinge e poi ha Yoghi, il suo cane meticcio. Un enorme canone nero che mette un po’ di paura perché è grosso e burbero, ma Lorenza ha imparato a gestirlo perfettamente.

“Voglio poter fare tutto da sola e portare fuori il mio cane in sicurezza così ho cominciato un corso di educazione di base al Cocca Village e poi piano piano siamo arrivati a fare le gare di agility”
Non solo. “Partecipiamo alle gare con i normo dotati e spesso vinciamo. Non siamo veloci ma precisi e la nostra intesa non la batte nessuno”.

Un impegno costante. Allenamenti tre volte a settimana e a casa piccoli esercizi e giochi che servono per tenere saldo il rapporto. Quindi la selezione per i mondiali di paragility. “Abbiamo scoperto che c’era questa possibilità così sono andata a Modena fare le selezioni e siamo passati, quindi rappresenteremo l’Italia a Lisbona, in Portogallo, per i mondiali di paragility del C.I.S.”

L’adrenalina della velocità e della competizione con un animale era troppo forte perché Lorenza se la facesse sfuggire. “Per gareggiare abbiamo modificato il motore della carrozzina e messo ruote più performanti così che possa agevolmente seguire il cane nel campo gara”. Adesso c’è da organizzare la trasferta. “Sono emozionatissima avrò la maglia della nazionale. Non voglio andare in aereo perché il cane finirebbe nella stiva, sto organizzando il viaggio a tappe in macchina con tutta la famiglia”.

Un risultato eccezionale per la fantina senese.

“Sono felice perché avevo 24 anni quando sono caduta ed è finito tutto. Ritrovare l’intesa con un animale, capirsi, fare una cosa insieme, mi ha fatto ringiovanire di vent’anni”.



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