Rosia potrebbe giocare un ruolo chiave nella lotta al Covid. E lo potrebbe fare anche in tempi brevi, se nel sito senese fossero avviate per conto terzi le fasi dell’infialamento e confezionamento dei vaccini. A confermarlo sono le rsu aziendali che oggi hanno incontrato i vertici di Gsk. Una notizia che rimbalza da mesi, ma che ogni settimana che passa assume contorni meno sfumati, sia perchè lo stesso colosso inglese ha già fatto un’operazione simile con Curevac per la produzione in Belgio, sia perchè l’Europa e il Governo stanno spingendo per dare una decisa accelerata alle vaccinazioni. Tuttavia, l’azienda non avrebbe al momento trattative avanzate per smuovere le acque in Italia.
Per quanto riguarda Siena, come ha confermato Duccio Romagnoli della Filctem Cgil, dare un contributo contro il Covid, avrebbe una doppia valenza. Da un lato incrementare le forze nella lotta alla pandemia, dall’altro dare una nuova spinta ai siti produttivi del territorio, che si trovano ad affrontare un preoccupante momento di stallo: la domanda sul vaccino contro la Meningite sarebbe scesa del 20%. Quanto basta, ad alzare il livello di allarme sulla tenuta occupazionale.