Nella lunga intervista a Luciano Moggi realizzata in esclusiva per Radio Siena Tv, l’ex dirigente bianconero ha detto la sua sulla gestione del Siena Calcio negli ultimi anni. Secondo Moggi, infatti, i due fallimenti sportivi del 2014 e del 2020 non sono collegati alle ridotte possibilità economiche della squadra rispetto al passato, ma alla cattiva gestione dei dirigenti.
“Il motivo per cui lo sport a Siena fa fatica a sopravvivere va chiesto ai dirigenti -afferma Moggi-. Io abito a 20km da Siena e mi sento senese, ho cercato di fare il possibile per dare una mano al Siena e nel periodo in cui l’ho fatto la squadra è arrivata dalla serie C alla Serie A e si è mantenuta tra A e B. Ho a cuore le sorti del Siena. Ma le decisioni di affidare il Siena a Mezzaroma e poi alla Durio sono scelte che hanno portato le difficoltà alla squadra. Il problema di fondo sta nella scelta di chi doveva governare. Quando c’ero io vicino al Siena il presidente era una persona che era stata nel consiglio del Napoli con me, sapeva parlare e amministrare il calcio. Questo ha dato al Siena delle soddisfazioni che non avrà più, secondo me.”
“Non sono d’accordo che i problemi del Siena Calcio siano legati al crollo di Banca Mps. Io con la Juventus ho vinto tanti campionati e l’azionista di riferimento non mi ha mai dato niente di particolare, al tempo la Fiat era in crisi. Il Siena dipende esclusivamente dalla mano che ha gestito la squadra e da chi ha affidato la squadra a mani poco sicure.”
Filippo Meiattini