Oggi, 30 Settembre, è l’ultimo giorno del dottor Costantino Capuano come Questore di Siena. Da domani infatti il ruolo sarà ricoperto da Pietro Milone, già Questore di Imperia. Una carica che Capuano ha ricoperto per tre anni, durante i quali ha intessuto un ottimo rapporto con la città e le istituzioni. “Il bilancio è positivo sia dal punto di vista professionale che nei rapporti con la città – spiega Capuano in una intervista di fine mandato a Siena Tv – Sono stati tre anni molto belli, anche se turbati dalla pandemia. Anni di soddisfazione in cui ho trovato una città molto accogliente, nella quale mi sono trovato benissimo e alla quale mi sono molto affezionato”.
Tre anni in cui Capuano ha dovuto affrontare da Questore uno dei periodi più difficili della città e dell’intero Paese, quello della pandemia. “Quello del Covid è stato per noi un periodo di grande lavoro – spiega – perché abbiamo cercato di essere il più vicino alla gente nel disagio economico, sociale e psicologico. Non posso non ringraziare tutti il personale che è stato tanto sulla strada e ha cercato di essere ancor più vicino alle esigenze delle persone”.
Capuano ha però avuto la fortuna di ammirare Siena anche nella sua veste più bella, quella del Palio, che lo stesso Questore si augura possa tornare a corrersi già dal prossimo anno. “Il Palio è Siena e Siena è il Palio – dice il Questore – Non è una manifestazione, è l’essenza stessa della città. Capisco quanto possa aver colpito i senesi non correre per ben due anni, però anche in questo caso hanno dimostrato intelligenza: quando hanno capito che non era possibile svolgere il Palio con tutti i suoi riti e la piena partecipazione della città hanno preferito, secondo me giustamente, evitare di fare un Palio ‘dimezzato'”.
Per quanto riguarda l’attività a contrasto della criminalità Capuano si dice soddisfatto del lavoro svolto, pur ribadendo come la città non abbia fatto registrare una grossa incidenza criminale. “Basti pensare che l’unico reato in cui Siena sale nelle classifiche della criminalità sono i reati informatici, connessi in buona parte anche alla presenza di turisti – spiega Capuano – Non avendo avuto in questo periodo grossi fatti di criminalità abbiamo potuto fare interventi ai primi accenni di degenerazione del contesto sociale che hanno impedito poi l’evolversi di fenomeni criminali”.
“Porto via il ricordo di una città splendida, di grande cultura e tradizione e con una forte personalità. Credo che le caratteristiche che ha e che la rendono, giustamente, orgogliosa siano un unicum a livello nazionale” conclude il Questore, oggi al suo ultimo giorno di mandato a Siena. E il futuro? “In verità non lascerò del tutto a Siena, a riprova di quanto mi ci sia trovato bene – dice – Continuerò a “bazzicare” per via di Città e Piazza del Campo, anche se casa mia è in un’altra città.
