Un saluto commosso vicino ai suoi cari. Andrea Lusini, l’operaio morto sul lavoro a Pavia, è tornato nella sua Monteroni d’Arbia che lo ha stretto a sé per l’ultima volta. Aveva lasciato il comune solo tre anni fa. A Pavia aveva trovato un nuovo lavoro in un’azienda a Villanterio (la Digima srl), dove è morto nel tentativo di salvare il suo collega Alessandro Brigo. Entrambi sono deceduti in seguito alla rottura di una tubatura di vapore. Le indagini sono in corso. I due Pm titolari dell’indagine, Camilla Repetto e Valentina Terrile, esaminati i reperti sequestrati, hanno nominato un consulente tecnico per accertare e analizzare la composizione chimica della sostanza rivenuta all’interno della vasca dove sono stati ritrovati i corpi delle due vittime. Il consulente dovrà inoltre verificare se le condizioni in cui era conservata la sostanza può aver causato o favorito il rilascio di gas tossici, se siano state adottate tutte le misure di sicurezza e se sussiste il nesso causale fra l’inalazione della sostanza e la morte dei due operai.
Oggi intanto Monteroni d’Arbia, comune dove abitano i suoi tre figli, Mattia (19 anni), Niccolò (15) e Matilde (11 anni), ha pianto la sua scomparsa. Aveva solo 51 anni e ha perso la vita pur di salvare il suo collega, il suo amico. Così lo vogliono ricordare ancora scossi dal dolore amici, parenti e il primo cittadino di Monteroni d’Arbia Gabriele Berni. “Siamo stati molto colpiti dalla notizia della scomparsa di Andrea, un ragazzo della nostra comunità – afferma il sindaco – Ci uniamo ed esprimiamo tutta la nostra vicinanza alla famiglia. Nel 2021 vorrei poter associare il lavoro al miglioramento delle condizioni di vita di ciascuno di noi e non alla perdita della stessa come accaduto in questa circostanza”.