Umiliazioni, violenze fisiche e psicologiche, atti di crudeltà sulla ex moglie: un 35enne straniero dell’Amiata è stato condannato ieri a 2 anni dal Tribunale di Siena, col rito abbreviato. Una pena più lieve rispetto ai 4 anni richiesti dalla Procura per l’uomo – difeso dall’avvocato Alessandro Betti – che veniva accusato di aver reso impossibile la vita dell’ex compagna, anche lei straniera. Oltre alla pena, il gup ha disposto il risarcimento del danno per la donna, costituitasi parte civile nel procedimento.
Preso da gelosia morbosa, secondo le accuse, il 35enne maltrattava in maniera perdurante l’ex coniuge, anche in presenza dei figli piccoli della coppia, tra calci, botte e insulti. Numerosi gli episodi al centro delle imputazioni risalenti al 2023 e 2024, tra aggressioni fisiche, offese denigranti e disprezzamenti, minacce, l’uomo controllava la vita della compagna e ispezionava anche il suo cellulare, impedendole di indossare abiti attillati quando doveva uscire.
In più occasioni l’avrebbe colpita con calci e pugni arrivando a forare le ruote della macchina per non farla uscire di casa, e una volta le avrebbe spaccato il parabrezza dell’auto. Non solo, tra le minacce proferite, sempre stando alle accuse, quella di uccidere sia lei che un altro uomo se mai li avesse incontrati insieme.