Maltrattava e tentava estorsioni a danno della nonna e del suo compagno: un 23enne residente a Castellina in Chianti ma nativo di Poggibonsi gravato di precedenti denunce è stato tradotto in carcere su ordine emesso ieri dall’Ufficio Esecuzioni Penali del Tribunale di Siena e trasmesso dalla locale Procura della Repubblica: rintracciato in un centro riabilitativo di Grosseto dai carabinieri del borgo chiantigiano con l’ausilio dei colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile grossetano, deve scontare due anni e dieci mesi di reclusione.
I fatti risalgono al periodo compreso tra il luglio 2018 e il marzo 2019. La donna aveva inizialmente tollerato le angherie del nipote e le richieste di denaro, sino a quando, essendo emersi tali fatti durante le intercettazioni per questioni di droga da parte dell’aliquota operativa della Compagnia carabinieri di Poggibonsi, chiamata in causa, avendo ormai troppa paura per la propria incolumità, l’anziana non aveva denunciato tali fatti.
L’arrestato è stato quindi tradotto al Comando Provinciale di Grosseto per il fotosegnalamento e visitato da personale medico del locale 118, giunto in caserma con auto medica, in relazione all’attuale emergenza pandemica. Solo a seguito di tali accertamenti è stato possibile associarlo alla casa circondariale di Grosseto, come disposto dalla Magistratura mandante.