Il caso all’Iti di Abbadia San Salvatore. Cgil: “Cancellati i sogni dei ragazzi, così il territorio dell’Amiata muore”
Nasce un caso in ambito scolastico ad Abbadia San Salvatore. Venti ragazzi iscritti due anni fa all’Istituto tecnico industriale indirizzo geometri e chimica, arrivati a ridosso dell’inizio del nuovo anno scolastico, per mancanza di numeri per formare le classi non vedranno i corsi scelti attivati, costretti quindi ad oggi a rinunciare. Le Istituzioni non concedono la formazione della classe, nemmeno mista, ora si aprono due possibilità: andare in una similare scuola con tali corsi attivi nel grossetano o a Siena, con relativi disagi logistici e spese, o scegliere altri indirizzi.
“Non parliamo di un paese sperduto – ha commentato a Siena Tv Anna Cassanelli, segretaria provinciale Flc Cgil – ma di un territorio come l’Amiata e del sud della provincia. Se continuiamo a parlare di scuola in termini solo di burocrazia e numeri e non di persone su cui investire, questo territorio già in crisi è destinato a morire. Sul fronte tecnico personale abbiamo forti carenze, troppo pochi nelle segreterie, troppi pochi gli assistenti amministrativi e tecnici e i collaboratori, a fronte di numeri di ruoli che non verranno mai coperti da posti di ruolo. Sempre determinati e precari che non danno continuità, si avvicenderanno anche quest’anno persone che si occupano di un carico di lavoro sempre maggiore. Fronte docenti, mancano gli insegnanti di sostegno, pochi gli specializzati. Le graduatorie sono pasticciate per via dei ricorsi sui punteggi che creano grossi problemi sulla didattica, chiederemo maggiore attenzione agli uffici”.
