Lo stato di manutenzione del reticolo stradale del Comune di Siena e la programmazione dei prossimi lavori sono stati al centro dell’interrogazione presentata durante il Consiglio Comunale di oggi, venerdì 12 aprile, dal consigliere del gruppo Lega Salvini Premier, Orazio Peluso. La risposta è arrivata da parte dell’assessore ai lavori pubblici, Massimo Bianchini.
“Sono evidenti e sotto gli occhi di tutti – ha esordito l’assessore – le precarie condizioni del reticolo stradale nella quasi totalità dei casi, dove più che interventi di natura manutentiva andrebbero messe in opera soluzioni radicali di rifacimento generale. La situazione attuale è dovuta a diversi fattori come l’aumento del traffico veicolare, la sua ‘pesantezza’, la presenza di strade senza sottofondo, equiparabili a case senza fondamenta, ad una politica di manutenzione che nel corso degli anni è stata palesemente carente, e all’operatività e al controllo dei sotto servizi. Ricordo che le strade di sola competenza comunale si estendono per circa 350 chilometri, a cui si aggiungono quelle con competenze condivise o in sovrapposizione con altri enti che portano il totale a circa 500 chilometri. A questo si aggiunga che gli interventi, anche se possibili, vanno calibrati a seconda della zona di riferimento: in quelle densamente abitate non si può lavorare di notte, in quelle in prossimità delle scuole occorre rispettare il calendario delle aperture, nelle strade a grande percorrenza si devono evitare i periodi di alto flusso, e questo solo per citare i principali vincoli”.
Bianchini ha sottolineato che “data la situazione dobbiamo fare una scelta profonda, ovvero se intervenire profondamente sulle strade, creando le fondamenta, o intervenire solo sulla parte superficiale. E’ di tutta evidenza che l’impostazione scelta ha ricadute diverse in termini di tempi, di finanze e di numero di interventi che possono essere eseguiti. Se possiamo prendere atto della trasformazione del traffico veicolare e provare a gestirla, sulla politica manutentiva va invece cambiato radicalmente modo di pensare. Occorre un piano di programmazione a lungo termine della manutenzione stradale, con pianificazione dei lavori e monitoraggio a scadenze fisse dei tratti su cui si è intervenuti: e qui si incontrano i primi problemi sia di uomini che di mezzi e organizzazione. Oltre a monitorare i nostri lavori, occorre poi avviare un monitoraggio costante dei sotto servizi, ossia dei lavori per acqua, telefonia, luce, gas e simili, che spesso fanno emergere problematiche collaterali una volta terminati gli interventi. Aggiungo che, affinché i lavori vengano eseguiti a regola d’arte, una strada dovrebbe restare chiusa per un’intera giornata; se invece il cantiere vive di poco tempo il rischio di tenuta diventa reale”.
L’assessore ai lavori pubblici ha proseguito aggiungendo che “le fasi di progettazione dei lavori, che da nuovo codice degli appalti si sono leggermente alleggerite, sono un nodo fondamentale per la programmazione. Senza progetto non si può intervenire in alcun modo e in nessun caso, dal più semplice al più complesso, a meno che non si tratti di banali ‘toppe’. È fondamentale sottolineare, che per qualsiasi attività di progettazione i tempi tecnici e burocratici prevedono attività che vanno dai tre o quattro mesi per i progetti più semplici ad oltre un anno in caso di complessità. Nelle attività come queste, di competenza comunale, gli uffici, che io espongo al plurale nonostante le persone impegnate in tale attività non siano molte, eseguono tutta la progettazione internamente. Questo è un altro fattore cruciale per la buona organizzazione di un piano pluriennale di manutenzione: è evidente che oltre al numero di strade da tenere sotto controllo in aggiunta all’attività ordinaria, l’attività di gestione non può essere solo interna, motivo per cui stiamo pensando ad incarichi esterni per gestire tale problematica”.
“Per cercare di dare un quadro definitivo delle possibilità che abbiamo per tamponare o risolvere i problemi partendo dalla difficile situazione attuale – ha spiegato Bianchini – l’attività dell’amministrazione e del mio assessorato prevede l’incremento dei fondi a disposizione per le manutenzioni, e questo è stato fatto con un aumento stimato in bilancio del 50 per cento in più rispetto agli anni passati. A oggi sono previsti interventi per un valore di 2,5 milioni di euro; a queste somme vanno aggiunte quelle che sono poste direttamente su progetti più complessi, sempre riguardanti le strade (ad esempio i lavori che si stanno concludendo in Strada Massetana o quelli relativi a Scacciapensieri che partiranno a breve). Dobbiamo predisporre un Piano pluriennale di manutenzioni, che pianifichi gli interventi nel medio periodo. Sulla scorta delle segnalazioni e della conoscenza degli uffici, le strade su cui dobbiamo intervenire costituiscono un elenco corposo; possiamo citare, a titolo non esaustivo, viale dei Mille, viale Toselli, via Campansi, via dei Gazzani, via Nenni”.
“Contestualmente – ha concluso l’assessore Bianchini – occorre dare organicità a una banca dati per poter verificare, strada per strada, la tipologia degli interventi fatti e le date di esecuzione. Questo consentirebbe per il futuro di avere un quadro conoscitivo di tutto il reticolo stradale, permettendoci di capire la durata media di un intervento per determinare la pianificazione futura. Infine, è nostra intenzione organizzare e impegnare le risorse umane, non infinite, in una costante opera di monitoraggio, verifica e controllo delle attività dei sottoservizi”.
Il consigliere del gruppo Lega Orazio Peluso che ha esposto l’interrogazione si è dichiarato “ampiamente soddisfatto anche per quanto riguarda la chiarezza di alcuni aspetti chiariti dall’assessore Bianchini che ha risposto con puntualità ad ogni quesito facente parte di questa interrogazione”.