Mario Fracassi: 76 anni, senese. Una passione innata per i cavalli, la contrada della Lupa nel cuore. “Sono stato Barbaresco per 18 anni, ora sono responsabile del gruppo donatori sangue”: tiene a dirlo immediatamente.
E’ un uomo parecchio risoluto il nostro protagonista che abbiamo inseguito, a lungo, prima di questa intervista. Ore 13.00: “Mario sono il giornalista che desidera intervistarla, può parlare?” “Ma io sarei a pranzo ora, sentiamoci più tardi”. Ore 19.30, stesso giorno: “sono sempre il giornalista, quello di prima”. “Ma io ora sarei a cena…”. Strappa un sorriso Mario: modi autentici, da persona vera. Poca ipocrisia, tanta concretezza.
Finalmente, scelta strategicamente l’ora, riesco a conversare con lui. E’ affabile, gentile ed ha desiderio di far capire bene il suo ruolo. “Ho fatto l’infermiere dal 1974 al 1998. Prima una lunga esperienza in urologia, poi strumentista di sala. Infine 2 anni di oncologia”. Scusate se è poco.
Dall’età di 54 anni, Mario è in pensione. “Desideravo sentirmi ancora utile ed ho trovato QuaViO: o, forse, QuaViO ha trovato me, non saprei”.
La odv senese (organizzazione di volontariato), della presidente Vanna Galli, si occupa, in collaborazione con l’Associazione Italiana Leucemie e il servizio sanitario pubblico (Unità operativa complessa di Ematologia e Unità funzionale cure palliative), anche di trasfusioni a domicilio di sangue o emoderivati. Il fatto che persone fragili, spesso con problemi importanti di deambulazione e di frequenti dolori, possano ricevere, direttamente a casa, dei trattamenti così delicati rappresenta, per questi pazienti e per le loro famiglie, un grande beneficio. Il tutto risponde, pienamente, all’obiettivo generale, di QuaViO: offrire la miglior qualità di vita possibile anche nell’ultimo tratto dell’esistenza umana a malati oncologici o affetti da patologie degenerative gravi.
“Spesso i miei interventi sono realizzati accanto al dottor Pacella, prezioso punto di riferimento nella mia opera” precisa Mario (nella foto) che opera, in team, con altri validi volontari. Il coordinamento del servizio è affidato alla professoressa Bonizella Biagioli, vice presidente di QuaViO, già primario della terapia intensiva cardiochirurgica dell’ospedale di Siena.
Chiusura affidata all’uomo del giorno: “la relazione che si instaura con le persone in difficoltà mi fa sentire come parte della loro famiglia”. Siena, e QuaViO, non si fermano e si prendono cura dei più fragili.
Non chiamatelo all’ora dei pasti ma sappiate che, per chi ha bisogno, lui c’è. Mario: professione volontario.