Una lunga odissea per effettuare l’espulsione di un marocchino
E’ stato impegnativo per la Polizia di Stato, dopo la denuncia per false generalità, procedere all’espulsione dal territorio nazionale di un marocchino di 25 anni.
Lo straniero, rintracciato dagli uomini delle Volanti nel centro storico di Siena, dopo avere dichiarato false generalità ed essere per questo stato denunciato penalmente, è stato affidato ai colleghi dell’Ufficio Immigrazione della Questura per vagliare la sua posizione sul territorio nazionale.
Dagli accertamenti successivi è emerso che il 25enne, sul quale pendeva già un precedente provvedimento di espulsione da parte di un’altra questura della Toscana, al quale non aveva evidentemente ottemperato, era privo di qualsiasi documento che ne consentisse l’imbarco.
Il marocchino, era stato tuttavia identificato attraverso le impronte digitali, tramite il suo Consolato a Bologna.
A quel punto, poiché il Ministero dell’Interno aveva risposto negativamente alla richiesta da parte della questura di Siena, per indisponibilità di posti ad uno dei tre Centri d’Identificazione ed Espulsione presenti in Italia, i poliziotti si sono attivati per ottenere un lasciapassare dal Consolato marocchino della città emiliana.
Anche attraverso contatti con la questura di Bologna, è stato attivato il Consolato che ha predisposto il documento necessario all’imbarco aereo dello straniero, che i poliziotti sono poi andati a prendere.
Recuperato il lasciapassare, il marocchino è stato accompagnato il giorno successivo a Roma, dove alle ore 22.30 sarebbe partito il volo diretto a Casablanca.
All’aeroporto, poi, mentre era in attesa del volo scortato dalla Polizia, l’uomo ha cercato di auto lesionarsi ma è stato bloccato e messo in sicurezza, per poi essere imbarcato poco dopo sul volo per il Marocco.