Marruganti (Ugl Polizia) a Valentini: "La Questura cestina le denunce? Intervenga il Questore"

Di Redazione | 10 Ottobre 2016 alle 13:37

Marruganti (Ugl Polizia) a Valentini: "La Questura cestina le denunce? Intervenga il Questore"

Marruganti invita il Questore a effettuare indagini

Il segretario del sidnacato Ugl della Polizia di Stato Mauro Marruganti ha inviato una comunicazione ufficiale al Questore di Siena.

“Premesso – scrive Marruganti –  che nei giorni scorsi sono apparse, su alcuni organi locali d’informazione, dichiarazioni del Sindaco di Siena circa l’esistenza, in città, di una tesi secondo cui “la Questura sia propensa a cestinare le denunce pur di non far divenire ufficiali certi dati”, per altro affermazione a cui lui stesso noncrede.

Sarebbe auspicabile che la S.v. volesse disporre alla polizia giudiziaria , sensi ex art. 55 CPP, di procedere di iniziativa alle indagini  del caso non escludendo anche di escutere, sensi ex art. 351 CPP, il Sindaco di Siena in qualità di persona informata sui fatti al fine di individuare chi siano i soggetti che diffondo tali tesi atteso che si tratterebbe di reati gravissimi ed inaccettabili se commessi dagli ufficiali addetti alla ricezione denunce. Si ritiene tale attività indispensabile attesa la Sua posizione di Questore nonché di datore di lavoro di chi opera presso la Questura. Se il principale compito del Sindacato è la tutela dei dipendenti, il compito del datore di lavoro è proprio assicurare la stessa. Apparse nei giorni scorsi su alcuni organi locali d’informazione, alcune dichiarazioni del Sindaco di Siena Bruno Valentini sulla trattazione delle denunce presso la Questura della città.

Nelle dichiarazioni Valentini avrebbe lasciato intendere l’esistenza, in città, di una tesi secondo cui “la Questura sarebbe propensa a cestinare le denunce pur di non far divenire ufficiali certi dati”, affermazione a cui lui stesso non crederebbe. La Polizia ritiene auspicabile procedere  con le indagini sul caso, non escludendo il coinvolgimento dello stesso  Sindaco di Siena in qualità di persona informata sui fatti. Si vogliono individuare  i soggetti che diffondo tale tesi, atteso che si tratterebbe di reati gravissimi ed inaccettabili se commessi dagli ufficiali addetti alla ricezione denunce”.



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