Carlo Marsiglietti è un fiume in piena. Un nuovo gruppo, Impegno Civico Siena, e il desiderio di chiarire la fine di “Voltiamo pagina”. A due settimane di distanza dallo scioglimento della lista civica, che aveva eletto a sindaco Luigi De Mossi, il consigliere comunale ha voluto spiegare il passo di lato.
La presa di posizione, come ha sottolineato Marsiglietti, “non comporta l’uscita dalla maggioranza, ma da ora in avanti la mia presenza sarà critica”. Il medico ha poi ripercorso le tappe che hanno portato a questa sorta di rottura con il primo cittadino “Dopo le elezioni, i due consiglieri delegati del sindaco ci hanno chiesto di fare un passo indietro”. Mossa che ha sorpreso il consigliere: “Il sindaco ci ha considerato un suo gruppo per andare contro quello o quell’altro, ma quando è arrivato il momento di proporre qualcosa, noi non siamo mai stati presi in considerazione. Una situazione che via via è andata peggiorando”.
Tanto che Marsiglietti non si spiega come mai il civismo originario sia stato sostituito con quello rappresentato da Mauro Marzucchi, già vicesindaco di Maurizio Cenni, “una persona diventata fondamentale nell’assetto dell’organizzazione del sindaco”. L’ultima stoccata è per le azioni successive alla vittoria delle amministrative: “Io contestai subito alcune cose. Come la presidenza di Siena Casa o quella della Siena Parcheggi agli amici, ovvero persone che non facevano parte di quello che doveva essere il cambiamento”. Il prezzo per il disappunto fu salato. “Uno dei consiglieri del sindaco mi accusò di essere un traditore – racconta Marsiglietti – Da allora, abbiamo conosciuto le nomine con le stesse tempistiche dell’opposizione, senza mai essere più interpellati”.