Sono arrivate nel tardo pomeriggio di oggi le decisioni del gup del Tribunale di Siena riguardo i 24 soggetti finiti sotto indagine nell’ambito dell’inchiesta “Cupiditas”, la maxi operazione con cui Procura e Carabinieri avevano smantellato nell’ottobre 2022 una vasta rete di smercio di droga in Val d’Elsa, con un giro attestato sui 600mila euro.
Complessivamente sono state irrogate 19 condanne, di cui 12 attraverso patteggiamento (da un minimo di 1 anno e 7 mesi a un massimo di 4 anni 9 mesi) e 7 con rito abbreviato (da un minimo di 1 anno al massimo di 3 anni e un mese). Sempre con l’abbreviato sono giunte 3 assoluzioni, mentre due posizioni sono state accettate per la messa alla prova.
Il giro, come ricostruito dagli inquirenti, era in favore di acquirenti che accorrevano anche da altre province toscane. La rete di smercio, secondo le accuse, aveva a disposizione un magazzino in cui si lavorava e confezionava lo stupefacente destinato alla vendita, e dove i pusher si rifornivano e dividevano gli introiti. Al centro del business, secondo l’inchiesta, la figura di un operatore di servizi, che sfruttando il suo lavoro itinerante sul territorio, avrebbe agito come un vero e proprio “fattorino della droga”.
C.C