Il Mazzola abbandona la Coppa Italia Eccellenza per mano del Certaldo, vittorioso dopo i calci di rigore. In un primo tempo avaro di emozioni, i biancocelesti sfiorano il gol dopo sei minuti, il colpo di testa di Gucci colpisce il palo interno e la successiva rovesciata di Geraci termina di poco alta. Il predominio territoriale degli ospiti viene spezzato solamente al minuto 34′ quando Cenni, scattato sul filo del fuorigioco, viene rimontato da Forconi al momento di battere a rete. Il primo tempo è tutto qua. Nella ripresa i ritmi non cambiano, il Certaldo acquisisce maggior sicurezza e scalda i guantoni di Fontanelli con il solito Cenni, abile nello smarcarsi e indirizzare in porta un velenoso destro. Al 72′ ancora viola, l’ex di turno Mearini si libera all’ interno dell’ area di rigore strozzando però la conclusione di mancino. Sessanta secondi dopo arriva la migliore occasione della ripresa per il Mazzola: il traversone di Landozzi pesca Borri a centro area, la deviazione della torre biancoceleste viene salvata sulla linea di porta da Usai. Sostanzialmente le occasioni terminano qua, il triplice fischio del direttore di gara anticipa i successivi tiri dal dischetto. Decisivi gli errori di Campatelli e Borri, Fontanelli intuisce ma non para tre dei quattro penalty del Certaldo. Termina dunque 4-2 per i fiorentini, che accedono al turno successivo della competizione.
CERTALDO-V. MAZZOLA 0-0 (4-2 dcr)
CERTALDO: Gasparri, Ciappi, Usai (65′ Innocenti), Borboryo, Lastrucci, Napoli (61′ Zefi), Cito, Bettoni (73′ Casella), Pieracci, Cenni (86′ Lebbaraa), Mearini. Allenatore: Corsi. A disposizione: Chesi, Vanni, Pagliai, Piochi, Signorini
V. MAZZOLA: Fontanelli, Forconi, Vecchiarelli, Gucci, Campatelli, Bonechi, Gjana (83′ Iasparrone), Zanaj, Geraci (70′ Borri), Bouhamed, Boumarouan (71′ Landozzi). Allenatore: Ghizzani. A disposizione: Masiero, Iacoponi, Becucci, Zeppi, Ghiozzi Pasqualetti, Leonardi
AMMONITI: Boumarouan, Campatelli (M)
ANGOLI: 2 – 6
RECUPERO: 1′ 1T ; 4′ 2T
ARBITRO signor Carnevali di Prato; signor Di Legge di Pisa; signor Di Spigno di Livorno