Il futuro per la connessione di Siena con il resto dell’Italia passa dalla mobilità ferroviaria sostenibile.
Il messaggio arriva chiaro dalla 9a conferenza dell’International Railway History Association che si è svolta in questi tre giorni all’Università degli Studi di Siena. Ad aprire i lavori del lungo convegno che ha raccolto personalità provenienti da tutto il mondo è stato l’Assessore alla Mobilità e ai Trasporti del Comune di Siena Enrico Tucci, che da amministratore ha tracciato il futuro per superare l’isolamento strutturale dei nostri territori.
“Il treno è una delle soluzioni più sostenibili che esistano – ha ribadito Enrico Tucci, Assessore alla Mobilità e ai Trasporti del Comune di Siena -. Noi siamo una destinazione turistica, l’unica città d’arte sostenibile. Non possiamo ignorare l’infrastruttura ferroviaria. Dobbiamo lavorare per andare a Firenze in un’ora e andare a Roma tramite MedioEtruria in 2 ore. Su questo l’Amministrazione sta lavorando. Il 29 luglio il Parlamento ha approvato un ordine del giorno, presentato dall’Onorevole Michelotti, che impegna il Governo alla realizzazione del raddoppio della Siena-Firenze. Questa è la nostra missione insieme anche alle altre forze politiche come dimostrato dalla mozione unanime del 30 dicembre su MedioEtruria. L’isolamento di Siena è sofferto da tutti e dobbiamo lasciare ai nostri figli una città meglio connessa”.
La Stazione MedioEtruria di Creti-Farneta resta centrale per il superamento dell’isolamento congenito della provincia e della città di Siena. Però si tratta di una posizione che non accontenta tutti anzi, che piuttosto divide i vari territori aldilà delle posizioni politiche. Campanilismi che vanno superati, a partire da quello della Regione Toscana, come denuncia lo stesso Enrico Tucci.
“Il campanile vero da superare è il campanilismo della Regione Toscana che blocca un pochino la Stazione MedioEtruria – aggiunge Tucci -. Io confido che la Regione Umbria a questo punto si faccia valere in modo da forzare alcune resistenze che sono campanilistiche in un momento in cui dobbiamo metterci tutti insieme”.