Bologna, Royal Hotel Carlton. Inizia da qui, dallo stesso luogo dove è stato arrestato nel 2014, la storia di Ferdinando Minucci, con la presentazione del suo libro “Memorie sospetti bugie. Mens Sana Basket: una fine inaccettabile” incentrato sulla storia del fallimento della Mens Sana Basket e della vicende personali e giudiziarie di Minucci stesso, conclusesi il 17 giugno 2021 con il patteggiamento a quattro anni e dieci giorni. “Sono stati anni difficili – dice Minucci – è l’inizio di una storia che spero sia quella basata sulla realtà dei fatti e non sulle tante maldicenze che hanno accompagnato il mio percorso giudiziario. C’è tutto il mio vissuto, tutte le mie emozioni e le delusioni di personaggi che hanno preso molto e poi nel momento di difficoltà si sono allontanate. Una cosa che mi ha dato tristezza, ma allo stesso tempo mi ha dato la forza di apprezzare le persone che invece si sono avvicinate nonostante fossi un bersaglio facile dell’opinione pubblica”.
Un libro che parla dei grandi successi, ma anche dei tanti personaggi che hanno voltato le spalle a Minucci. “E’ stato veramente incredibile – spiega – a partire dal Monte dei Paschi a guida Profumo e Viola, che prima ha garantito il sostegno e l’appoggio e poi, improvvisamente, prima che la Guardia di Finanza si presentasse nei nostri uffici, ce lo ha tolto senza preavviso, a stagione iniziata. Quello è l’inizio delle grandi difficoltà economiche. Poi Egidio Bianchi ha contribuito a farmi arrestare con la sua falsa testimonianza e stranamente dopo poco tempo è diventato presidente di Lega, carica dalla quale io sono stato costretto a dimettermi. Il comportamento poi di Petrucci, che tre mesi prima del mio arresto ha pubblicamente detto che sarei stato arrestato. E’ una situazione stranissima, tante vicende che si confondono e persone che hanno raccontato falsità cercando un capro espiatorio: in realtà io sono la vittima“.
Quando Minucci è stato eletto presidente di Lega, nel Febbraio 2014, c’era comunque un’indagine aperta su di lui, indagato dal Dicembre 2012. Tutti lo sapevano, ed è stato eletto dai presidenti con 14 voti su 16. “Questa è la cosa che dovrebbe far pensare – spiega Minucci – Tutti sapevano cosa stava succedendo, ma tutti sanno che il sistema è questo e per loro era normale che ciò potesse accadere“.
Un ultimo pensiero è sulla situazione del basket attuale. “Petrucci è il male del basket italiano – dice Minucci – Sono tantissimi anni che usa il potere per farsi eleggere e non fa nulla per il movimento, e infatti vediamo che è sulle spalle di 2/3 presidente mecenati, il resto non c’è nulla. Così il basket finirà presto”.