“Permettetemi inizialmente di complimentarmi con San Vincenzo. Con la squadra, con lo staff tecnico, con l’organizzazione e con i loro tifosi. So che ci sono stati momenti di tensione durante questa serie, ma questi sono i playoff. E che si giochi in Euroleague, in serie A, in serie C o negli amatori, questi sono sempre playoff. San Vincenzo è stata un’avversaria degna. Una squadra ben costruita, ben allenata e ben organizzata. Onore a San Vincenzo: il loro valore accresce la ricchezza della nostra impresa.
Perché di impresa si tratta“.
Comincia così la riflessione del presidente della Mens Sana Basketball Francesco Frati, dopo che la squadra biancoverde vincendo un’intensissima gara 5 contro San Vincenzo ha conquistato la finale play off. Una finale che sarà ancora più emozionante, perchè sarà il derby contro il Costone.
“Non solo, o non tanto, aver vinto questa serie e aver raggiunto la finale. Ma è tutta la nostra stagione ad essere stata un impresa memorabile.
Nessuno, ma proprio nessuno, avrebbe scommesso sulla presenza in finale della Mens Sana. Troppe le squadre più attrezzate di noi, più esperte di noi, più talentuose di noi. Una squadra tutta under 30, senza nessun giocatore con esperienza in categoria superiore.
Per costruire un’impresa del genere occorrono qualità umane, risorse caratteriali e capacità tecniche e organizzative. Occorre, come hanno fatto i nostri ragazzi durante tutta la stagione, giocare l’uno per l’altro, amare la maglia, sentirsi parte di una famiglia. Imparare dai nostri errori, inevitabili, e tornare in palestra a correggerli, per poi sbagliare ancora e correggersi di nuovo. L’unica strada per crescere.
Perché #unitisicresce era il nostro slogan all’inizio della stagione e lo abbiamo rispettato: #siamocresciutiuniti.
Siamo caduti e ci siamo rialzati: nel corso dell’intera stagione, durante quest’ultima serie e persino dentro la stessa partita.
Tra le tante difficoltà di questa stagione, i ragazzi in campo hanno avuto, però, una grande fortuna: quella di essere accompagnati da un pubblico meraviglioso, dal popolo della Mens Sana che non ha fatto mai mancare sostegno e incitamento, vicinanza e affetto.
Verrebbe da dire: ‘facile vincere così, con questo pubblico fantastico!!’
Abbiamo iniziato la stagione a fari spenti. E camminando a tentoni abbiamo battuto in qualche spigolo. Ma abbiamo sempre saputo riprendere la strada, guardando oltre gli ostacoli. Poi, a Natale, con l’arrivo di Gianluca e di Note di Siena, con il consolidamento della nostra compagine di partner commerciali e con alcune vittorie chiave, si è accesa una luce che non si è spenta più e che si è fatta sempre più luminosa.
La società non ha mai posto obiettivi vincolanti alla squadra. Abbiamo chiesto ai ragazzi di giocare per la maglia, e ogni tanto di buttare un occhio in alto a guardare chi l’ha indossata prima di loro e cosa ci ha vinto; gli abbiamo chiesto di divertirsi in palestra e di far divertire la gente che sarebbe venuta a vederli. E non ci hanno deluso.
Non volevamo rimanere invischiati nella lotta per non retrocedere, e ce l’abbiamo fatta; volevamo disputare la poule promozione partita per partita, e così abbiamo fatto; volevamo provare a regalare ai nostri tifosi i playoff, e ce l’abbiamo fatta; eravamo curiosi di vedere che cosa questi ragazzi sarebbero stati in grado di fare in una semifinale e loro ci hanno fatto vedere di essere all’altezza.
Ecco perché la gente di Siena li ama.
Adesso ci aspetta la finale, contro una squadra forte, fortissima. Per noi un Everest da scalare; ma in questa stagione abbiamo scalato già diversi 8000 ed è bello essere qui ai piedi del più alto per iniziare la scalata.
SEMBRA UNA FAVOLA“.