Con l’ammissione della Mens Sana Basketball Academy in serie C Silver i biancoverdi incontreranno durante la prossima stagione anche il Costone, che da alcuni anni milita nella categoria, ridando vita al derby tra le due squadre senesi che manca da ben 53 anni!
Era il 5 Marzo 1967 infatti quando le squadre si incontrarono per l’ultima volta, proprio in serie C. La partita, che era quella di ritorno, fu giocata al Palazzetto della Virtus, mentre quella di andata fu giocata nel campo all’aperto del Costone, e venne rimandata di una settimana a causa dell’alluvione che colpì la Toscana nel Novembre del 1966. Al termine della stagione i biancoverdi si laurearono campioni, scalando le categorie per non incontrare mai più i cugini della Piaggia.
Un basket diverso da quello di oggi, sia in campo che fuori, che possiamo riassaporare grazie al racconto di Roberto Rosa estratto da “Quelle sane e mai sanate rivalità”, che riguarda proprio l’ultima stracittadina giocata tra le due squadre:
“Durante l’estate del ’66 negli ambienti sportivi della città non si faceva altro che parlare del prossimo campionato di pallacanestro che avrebbe visto ai nastri di partenza della serie C ben due squadre senesi: il Costone e la Mens Sana in un girone di ferro.
Il 5 marzo del 1967 alle ore 17 si giocò il secondo derby, nel primo si era imposto il Costone per 35 a 33, definito come un vero e proprio spareggio per il primato visto che le due squadre viaggiavano accoppiate in testa alla classifica. Le tensioni accumulate erano tali che sul rettangolo di gioco successe di tutto…. ma andiamo con ordine.
Nella cronaca cittadina del quotidiano La Nazione si legge:” Un avvio tutto di marca gialloverde con gli uomini di Brenci (coach Costone) avanti nei primi 14 minuti, poi la Mens Sana aggancia gli ospiti sul 19-19. Il punteggio si manteneva poi in equilibrio per tutta la gara con vantaggio ora dell’una ora dell’altra. All’ intervallo si andava sul 30 a 29 per il Costone, ma con Baglioni dalla lunetta che falliva all’ultimo momento due tiri liberi.
Nel secondo tempo le cose non cambiavano: al 25′ ancora parità ma 5 minuti dopo sarà ancora il Costone a portarsi avanti di 3 punti. Al 35′ sono ancora 3 per i costoniani (51-54); ma a 2 minuti dal termine le squadre sono nuovamente in parità. Poi ad 1′ e 13″ è la Mens Sana a portarsi in vantaggio ed a rimanervi grazie a due liberi, manco a dirlo, del solito Cappelli (63-59). Sembrava fatta per la Mens Sana, ma prima Roghi e poi Carli riportarono il Costone in parità”.
A questo punto accadde il giallo: ad una manciata di secondi dal termine, 7 per l’esattezza, fu fischiato un fallo personale di Boccini sul tentativo di entrata di Sandro Cappelli, capocannoniere del girone e ribattezzato quell’anno “l’americano della lunetta” per la sua micidiale percentuale di trasformazione nei tiri liberi (il 90% fino a quel momento). Gli arbitri decretarono i due tiri liberi; fu a quel punto che alcuni sostenitori e dirigenti costoniani entrarono nel rettangolo di gioco inveendo nei confronti del tavolo dei segnapunti e sostenendo che da lì fosse partito un fischio prima di quello arbitrale. In quei frangenti successe di tutto: sospensione del derby per 10 minuti, il tavolo dei segnapunti volò giù per le scalette che dal campo conducevano negli sogliatoi, volarono seggiole, palette segnapunti, referti. A fatica fu riportata la calma, furono richiamati i giocatori dagli spogliatoi; “Nano” Cappelli si recò in lunetta, effettuò il primo tiro libero….sbagliadolo. Altro tiro libero…. canestro!
La Mens Sana vinse il derby (64-63) ed il campionato. Ad attendere la squadra vincitrice di quel campionato vi era uno sponsor importante: “Algor” che garantiva certezze e futuro… e fu così per la Mens Sana”.
Foto: Una formazione della Mens Sana di quelle stagioni – BasketSiena.it
Un grazie a Roberto Rosa per aver permesso la condivisione del racconto della partita