Dura risposta alla Brigata Biancoverde, che ha reso note le visure camerali della società: “Incarico a uno studio per individuare i veri responsabili di questa crisi economica”
Continuano le tensioni in casa Mens Sana. Il dg Filippo Macchi ha voluto rispondere a un comunicato stampa della Brigata Biancoverde secondo cui l’aumento di capitale della Siena Sport Network non sarebbe mai stato completato (i tifosi hanno avuto l’accesso a documenti e visure camerali), annunciando querele nei confronti di chi, secondo il dirigente, diffonde “menzogne e illazioni”. Macchi sottolinea di essere al lavoro per salvare la società e ricorda l’incarico dato a una società esterna per controllare i precedenti bilanci, da cui nascerebbero i problemi finanziari
“In relazione al comunicato stampa diffuso oggi in forma anonima (in modo da eludere querele) da un imprecisato gruppo interno a BBS desidero precisare che – è la nota – nella veste di Direttore Generale di Mens Sana Basket 1871 in carica nonostante qualche goffo tentativo di sostituirmi – vane e velleitarie iniziative che ho seguito non senza sorpresa per il mix di bassezza e dilettantismo che hanno caratterizzato l’opera dei miei detrattori – ho dato incarico ad uno studio specializzato in ambito civile, penale e revisione conti di poter analizzare la situazione societaria ed evidenziare ogni aspetto di responsabilità degli amministratori susseguitisi nel corso degli anni dalla costituzione della Società ad oggi. Ciò al fine di poter presentare la reale situazione societaria e, di conseguenza, individuare i veri responsabili di questa crisi economico-finanziaria che ha colpito la Società.
Sono molto perplesso e piuttosto deluso dalle continue menzogne, illazioni, dicerie nonché dalle diffamazioni che colpiscono quotidianamente me e la mia famiglia, e dopo attenta analisi si e deciso che essendo la misura colma, ad ogni iniziativa diffamatoria ci tuteleremo per le vie penali denunciando presso gli organi competenti tali comportamenti menzogneri. Al contrario di quanto molti stanno dimostrando io sono conscio delle mie responsabilità e mantengo la volontà di portare la società fuori dal guado, nella speranza che possa ancora avere un futuro meno travagliato. Apprendo dunque con immenso piacere come “alcuni membri della tifoseria” abbiano richiesto l’accesso agli atti pubblici della Società, facilmente consultabili da chiunque ne voglia usufruire anche tramite Internet.
Al riguardo, ricordo che, come già dichiarato in più occasioni, l’unica motivazione per cui tutti i versamenti fatti in conto aumento capitale dalla Siena Sport Network Srl e da tutte le partecipate della famiglia Macchi, ad oggi ammontanti ad oltre 400.000 euro nel corso dell’ultimo anno solare (da sommare ai versamenti eseguiti per le perdite di esercizio dell’anno 17-18 per cui si è versato il 61% del totale anche per conto degli altri Soci che non hanno provveduto), non sono ancora stati ratificati al fine di consentire agli altri Soci di non perdere le loro quote. Questa notizia era pubblica e le “grandi scoperte dei sottoscrittori anonimi del comunicato erano state spiegate e comunicate a quelli che erano interessati ad ascoltarle.
Infine, oltre a scusarmi con tutta la città di Siena, la tifoseria e le istituzioni per non essere ancora riuscito a normalizzare la situazione societaria, che versa in condizioni difficili da molto prima del nostro arrivo, mi preme ringraziare il coach Paolo Moretti per quello che sta facendo per i colori biancoverdi nonché tutto lo Staff che si sta dimostrando fedele alla società lavorando ininterrottamente”.
Questo il precedente comunicato della Brigata:
“In questi giorni ci siamo impegnati per un lavoro che forse doveva essere fatto da altre persone e siamo riusciti a ricostruire la situazione attuale reale della società: non l’abbiamo fatto sulla base di voci, dicerie, prese in giro o indiscrezioni, ma sulla base di interviste e parole rilasciate pubblicamente dai membri societari direttamente coinvolti e sulla base del documento della visura camerale (documento pubblico, consultabile da chiunque). Ad oggi vale la ripartizione della società fatta il giorno 6 novembre, con capitale sociale 10.000 euro- ben lontani dalle centinaia di migliaia di euro dichiarate in conferenza stampa. Le quote sono inoltre divise in: Siena sport network 61%, Associazione Io Tifo Mens Sana 15%, consorzio 22% e polisportiva 2%. (Per capirsi, NESSUNO ha il 90%).
Dunque apprendiamo che nessun aumento di capitale risulta versato: risulta solamente dichiarato, ed è evidente che non sia mai stato effettuato. Apprendiamo inoltre che il bilancio approvato l’8 gennaio, che sentendo le parole dei soci porta una perdita di circa 150mila euro, non risulta depositato in Camera di commercio e questo significa che le perdite non risultano essere state ripianate. Per concludere, non conosciamo i debiti attuali, ma il fatto che i membri dimissionari del cda in quota Associazione e consorzio non siano mai stati sostituiti impedisce di avere all’interno della società una persona che abbia cognizione dell’andamento economico quotidiano, che non sia rappresentante della famiglia Macchi. A dispetto di tutte le voci che girano, questa è la realtà supportata da documenti e dichiarazioni ufficiali, senza accuse o illazioni, da cui ognuno è libero di trarre le proprie conclusioni. Noi, le nostre, le abbiamo tratte già da tempo”.