La Brigata Biancoverde: “Vediamo una squadra remissiva che non lotta. Ci sia un cambio di registro, mediocrità non fa rima con Mens Sana”
Con un comunicato stampa i tifosi della Brigata Biancoverde della Curva Nord del PalaEstra hanno commentato i fatti di domenica con Cagliari chiedendo un cambio di rotta alla squadra dopo la brutta prestazione:
“È sotto agli occhi di tutti la protesta nei confronti della squadra che ha avuto luogo alla fine dell’ultima partita casalinga della Mens Sana. Con queste poche righe vogliamo rendere chiaro il nostro pensiero a riguardo. Da quando la nostra squadra è fallita e ripartita dai bassifondi del basket Italiano, mai abbiamo chiesto un campionato facile, una stagione di vittorie schiaccianti o una promozione a mani basse. L’unica cosa che abbiamo sempre chiesto e voluto è l’impegno di chi scende in campo.
Chi veste la casacca Biancoverde sa che dovrà lottare su ogni pallone, sa che dovrà prendersi un tiro sulla sirena, sa che potrà perdere, ma mai senza dignità. Quello che stiamo vedendo (e a giudicare dalle persone coinvolte nella protesta, non lo vediamo solo noi) è proprio quello che non vogliamo: una squadra remissiva che non lotta, che si da per vinta. Su questo campo non ci si da per vinti. Non si passeggia in campo con aria svogliata sapendo che ogni domenica di ogni singola stagione ci sono persone sugli spalti che pagano un abbonamento e che si fanno i chilometri spendendo soldi e perdendo il sonno per guardare partite da un capo all’altro dell’Italia.
Qualcuno ha parlato di “protesta esagerata”, amplificata dalle “aspettative” che i tifosi si sarebbero fatti in estate in seguito al mercato ed alle promesse di riscossa immediata. A questo Qualcuno rispondiamo che abbiamo rispettato chi ha perso ad Empoli, chi ha perso al primo turno dei playoff e pure chi non è riuscito a qualificarvisi. Tutti allo stesso modo, perché chi è sceso in campo in quei diversi momenti ha dimostrato di avere gli attributi, di valere qualcosa; rispondiamo anche che l’unica aspettativa di ogni tifoso Biancoverde che sottoscrive l’abbonamento a settembre non è vincere lo scudetto entro tre stagioni, ma è vedere cinque ragazzi che, se non glielo può permettere la classe, usino il cuore, le palle, le unghie e i denti per difendere i nostri colori. A guardare il palmarès appeso al tetto del Palazzo non si direbbe, ma ci vuole molto meno di uno scudetto vinto per essere rispettati dal pubblico Senese.
Ci rendiamo conto che non sarà facile cambiare l’atteggiamento di un’intera squadra dal giorno alla notte, ma un netto cambio di registro ci sembra il minimo che possiamo chiedere. Questo palazzetto, questa gente, quello che la Mens Sana rappresenta non può e non deve fare rima con mediocrità.Sia chiaro a tutti, in campo e fuori”