“E’ una sensazione meravigliosa poter calcare il parquet del PalaEstra e vestire una maglia così gloriosa; penso sia il sogno di chiunque”. C’è un filo di emozione nelle prime parole in biancoverde di Daniele Monacelli, neo acquisto della Mens Sana in vista della Poule A, guadagnata dai biancoverdi con una giornata di anticipo.
Guardia classe 1995, Monacelli arriva da numerose esperienze tra C Gold e C Silver lungo tutto lo stivale, oltre a una stagione in serie B con la maglia di Scafati.
“La cosa principale per me era cercare una squadre per poter tornare a giocare dopo tanto tempo, e con la Mens Sana non potevo chiedere di meglio – spiega il neo biancoverde – Dal punto di vista del ritmo gara sarò un po’ indietro rispetto ai miei compagni. Ho ripreso gli allenamenti già da un mese con una squadra di C Gold delle mie parti, che mi ha permesso di rimettermi in forma. Qui ho trovato uno staff di assoluto livello e una grandissima organizzazione. I compagni di squadra sono super, un gruppo che mi è apparso molto coeso e aggregante, mi sono sentito a casa già dal primo allenamento”.
Tiro. Dal palleggio, in ricezione, in uscita dai blocchi. Tanto, tanto tiro. E’ questa la caratteristica principale che Monacelli porterà alla Mens Sana, quella che forse era mancata un po’ di più ai biancoverdi dopo l’addio di Perin. Mancava, in effetti, un tiratore puro, uno di quelli per i quali costruire uno schema di uscita dai blocchi, un tiratore designato anche per i momenti più caldi delle partite. “Posso giocare anche in cabina di regia, anche se sono più una guardia che un playmaker” spiega lui. Un esterno puro, che andrà a rinforzare il reparto a disposizione di coach Binella.
Monacelli esordirà proprio questo sabato, nell’ultima partita della prima fase contro Quarrata. Una sfida importante per i biancoverdi che, anche se già qualificati, gicheranno anche in ottica seconda fase. “Ho saputo che Quarrata è una squadra molto ben strutturata e profonda. Avremo l’opportunità di rifarci dopo la brutta sconfitta dell’andata. Chissà mai che riusciamo a fare il colpo grosso, in ogni caso dobbiamo sempre guardare prima a noi e poi agli avversari”.