Che non sarebbe stato facile si sapeva, ma l’impresa di espugnare il parquet di Empoli è diventata impossibile perché la Mens Sana Basketball nell’arco dei 40’ non ha mai trovato l’energia giusta (anche mentale), la continuità necessaria e la lucidità che il match richiedeva.
Finisce 78-63, con una sonora sconfitta della squadra senese che vede allontanarsi la possibilità di entrare nella poule promozione.
Una mancanza di convinzione che ha portato i biancoverdi a subire fin dall’inizio la verve dei padroni di casa che sono andati in vantaggio dai primi minuti ed hanno chiuso il primo quarto sul 26-18, con una tripla impossibile da oltre metà campo di Neri che sembrava ben augurante. Purtroppo però è anche l’ultima azione in cui si è visto in campo il giocatore mensanino, che è uscito dolorante e non è più tornato sul parquet.
I biancoverdi provano a riavvicinarsi nella seconda frazione di gioco aumentando ritmo e intensità. Rosicchiano qualche punto e a 3’ dall’intervallo lungo si portano sul -4, ma Empoli mantiene il vantaggio grazie all’esperienza ed al talento di Rosselli, che segna da sotto e non tradisce nemmeno dalla lunga distanza. La prima metà di gara si chiude con lo svantaggio dei senesi che torna in doppia cifra 43-33.
Nel terzo quarto il disastro vero. La partita sfugge letteralmente di mano a Prosek e compagni. Empoli mette a segno un break ferale, senza che i biancoverdi riescano ad opporre resistenza. La frazione si chiude sul +22, 68-46. Il divario è troppo grande per poter essere scalfito e l’ultimo quarto non ha niente da dire. Finisce 78-63.
Unica nota positiva ancora una volta il tifo biancoverde: i tifosi mensanini giunti a Empoli non hanno mai smesso di cantare e di incoraggiare la squadra, nemmeno sul -22. E questa è una ricchezza da tenere di conto.
Ancora comunque niente è perduto per entrare nelle prime sei. Bisognerà però obbligatoriamente vincere la prossima partita: domenica si torna in campo, al PalaEstra arriva il Costone (che oggi è stato sconfitto al PalaOrlandi da Lucca) e sarà un derby più infuocato che mai.