Mens Sana: oggi alla Corte d'Appello Federale per le sentenze sulla squalifica di sei dirigenti e la revoca dei titoli degli anni 2012 e 2013 della vecchia societ

Di Redazione | 19 Dicembre 2016 alle 12:14

Mens Sana: oggi alla Corte d'Appello Federale per le sentenze sulla squalifica di sei dirigenti e la revoca dei titoli degli anni 2012 e 2013 della vecchia societ

Entro la giornata di domani potrebbe arrivare la sentenza

Vicenda Mens sana basket oggi alla Corte d’Appello Federale per le sentenze del Tribunale Federale sulla squalifica di sei dirigenti e la revoca dei titoli degli anni 2012 e 2013 della vecchia società. Il fatto che la Corte conosca formalmente le carte ormai da un mese e mezzo e il precedente del primo grado fanno pensare che nel giro di 24 ore, quindi magari nella giornata di domani, si dovrebbe arrivare alla sentenza.

A ricorrere sono Minucci, Finetti, Serpi (radiati), Lazzeroni e Anselmi (3 anni), mentre non ricorre Menghetti (9 mesi) e neanche la fallita Mens Sana Basket nella persona del legale rappresentante, il curatore fallimentare Marco Lombardi, perché neanche in secondo grado il giudice delegato Marianna Serrao ha autorizzato la partecipazione al procedimento avvalendosi del patrocinio legale che il Comune aveva offerto gratuitamente .

Ricorrono però per la difesa dei titoli revocati (rappresentati dallo stesso studio Tassone contattato dal Comune) sia la Polisportiva Mens Sana, non ammessa in primo grado secondo quanto comunicato per un ritardo nei tempi e non perché non titolata, che la nuova Mens Sana Basket 1871, che come prima battaglia dovrà innanzi tutto dimostrare di essere titolata a stare nel dibattimento.

Le argomentazioni, potranno andare dal nesso di causalità tra comportamenti contestati (irregolarità fiscali e di bilancio) e pena stabilita (frode sportiva), al fatto che la condanna sia arrivata per qualcosa (alterazione dei bilanci) che nel deferimento non era scritta. E poi la mancanza del dolo specifico a motivare il massimo della sanzione.
Elementi freschi si sono aggiunti in queste settimane alla giurisprudenza. Innanzi tutto la recente sentenza della Corte Costituzionale che mette un punto fermo alla contestata non terzietà dell’organo giudicante. La Federazione è parte necessaria del procedimento attraverso la procura federale, ma la Federazione è anche la stessa che nomina il procuratore e tutti i giudici.

Un altro elemento fresco sono i precedenti del calcio di questi giorni, che in realtà sono il passaggio alla giustizia sportiva di un’inchiesta penale diventata di dominio pubblico a gennaio che ha visto il coinvolgimento di 16 società tra cui Inter, Juventus, Napoli.

Non resta che attendere e casomai pensare già al ricorso al Collegio di Garanzia del Coni che potrà essere fatto dalle parti in causa entro 30 giorni dalla pubblicazione delle motivazioni di questo appello, che a sua volta non potrà avvenire più tardi del 2 gennaio, perché far trascorrere oltre 60 giorni dalla pubblicazione delle motivazioni del Tribunale Federale estinguerebbe il reato.



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