Corsa contro il tempo per evitare la doppia esclusione
Ore cruciali per il futuro della Mens Sana, che in pochi giorni deve provare a fare fronte ai propri impegni per evitare l’esclusione dal campionato, che può arrivare sia per il mancato pagamento della rata Fip da 26mila euro scaduta il 5 marzo che per la seconda rinuncia a scendere in campo in una delle prossime 6 partite.
Dopo il passo indietro di Macchi si lavora senza sosta per trovare una quadra e una soluzione: ieri sera si è tenuta l’assemblea straordinaria dei soci per discutere delle emergenze più impellenti, ma intanto i soci di minoranza si muovono per costruire un progetto di salvataggio. Come riporta Spicchi d’Arancia, sono circa 140mila gli euro che servono a concludere il campionato: oltre alla la rata Fip, per normalizzare la situazione vanno pagati i 2 mesi di stipendi arretrati a giocatori e staff, c’è da saldare i 10 lodi esecutivi (di cui 5 con morosità scaduta il 4 marzo e penalizzazione di 5 punti per il 2019-20), reintegrare la fidejussione escussa per ora per 14mila euro e pagare le multe per i ritardi nella consegna delle liberatorie (il Consiglio Federale del 22 marzo sanzionerà altri punti di penalizzazione).
Solo in questo modo Siena potrà finire il campionato evitando l’esclusione coatta e ripartire magari dalla B in caso di retrocessione ai playout con 5 punti di penalità. Qualsiasi alternativa di ritiro o esclusione dal campionato, non fa decadere alcun credito nei confronti di FIP e tesserati, costringerà il club a ripartire dal primo campionato a libera partecipazione, versando comunque tutto il dovuto per evitare la revoca dell’affiliazione a luglio 2019.
Nel frattempo, il Giudice Sportivo omologherà la partita non disputata a Legnano con un 20-0 a tavolino più una multa di 5000 euro (doppia rispetto ai 2500 della prima rinuncia per comunicazione oltre le 48 ore precedenti alla gara).