Mensa Bandini, Cravos attacca il Comune di Siena: "Riaprire il servizio per difendere i 14mila studenti fuorisede"

Continua la protesta da parte dell'associazione studentesca di Cravos riguardo alla decisione da parte del Comune di Siena di non riaprire la Mensa Bandini.

Di Lorenzo Agnelli | 14 Febbraio 2024 alle 20:00

Torna a farsi sentire la voce dell’associazione studentesca di Cravos in merito alla delicata questione che aleggia intorno alla Mensa Universitaria Bandini chiusa ormai da maggio del 2021. Una ferma opposizione alla decisione del Comune di Siena di non riaprire più la mensa di Via Sallustio Bandini espressa dal vicesindaco Michele Capitani venerdì scorso durante la seduta del Consiglio Comunale in risposta all’interrogazione della Consigliera de l Partito Democratico Giulia Mazzarelli.

Una scelta che andrebbe, secondo Cravos, verso la tutela degli interessi di alcuni singoli privati piuttosto che in contro alla difesa degli oltre 14 mila studenti fuori sede che studiano nelle due Università senesi.

“Le ragioni che sono state portate per l’impraticabilità della riapertura della Mensa Bandini, dal vicesindaco Capitani, sono assolutamente aleatorie e insufficienti – spiega Valeria Giambenedetti, membro di Cravos e Consigliera d’Amministrazione UniSi -, poiché si ha uno stanziamento regionale per l’inizio dei lavori alla Mensa Bandini che deve essere sbloccato. Inoltre si deve avere la riabilitazione di un centro che è importantissimo per la città di Siena, dato che la comunità studentesca ha un grande peso in positivo per la città”.

Oltre all’esigenza di vedere riattivato quel servizio fondamentale per gli studenti universitari, Cravos chiede di poter partecipare al tavolo di confronto tra Regione, Comune, Rettori e DSU, insieme alla revoca dell’aumento delle tariffe della ristorazione in vigore da settembre scorso. Aumento che, secondo l’associazione, avrebbe causato una diminuzione significativa dell’affluenza alla mensa, privando la maggior parte della comunità studentesca dell’opportunità di usufruire di pasti a prezzi accessibili.

“Vogliamo essere presenti a questo incontro – afferma Viola Rizzo, membro di Cravos e del Consiglio Territoriale Studentesco -, ma soprattutto ci teniamo all’inizio dei lavori sulla Mensa Bandini, ci teniamo ad un abbassamento delle tariffe della mensa, ci teniamo a vedere riaperta quella mensa che per noi è un’esigenza fondamentale: siamo oltre 14.000 studenti fuori sede, e una sola mensa in centro non basta”.

L’associazione studentesca inoltre non crede ad una possibilità concreta di individuare un luogo dove potrebbe sorgere una nuova e alternativa mensa rispetto a quella Bandini di cui da troppo tempo si starebbe tergiversando.

” È più di un anno che si parla di altri possibili luoghi ma ancora non è stato tirato fuori assolutamente niente di concreto – aggiunge ancora Viola Rizzo -. Se dobbiamo parlare di altri luoghi ne dobbiamo parlare nel concreto, ma da una parte c’è mensa Bandini che è un edificio già di proprietà del DSU su cui sono già stati stanziati dei fondi per una cifra anche importante. E non può essere mandato tutto all’aria”.

“Noi siamo parte del tessuto sociale di Siena – conclude Valeria Giambenedetti -, ci siamo sempre schierati per i diritti degli studenti per far sì che gli studenti non siano più considerati cittadini di serie B all’interno di una città università come Siena, che non deve essere una città vetrina ma una vera città-campus”.

Lorenzo Agnelli

Giornalista pubblicista iscritto all'ordine dal 2020. Esperienza nel ruolo prima come corrispondente locale dalla Val d'Orcia e poi all’interno della redazione di Radio Siena Tv. Prendere parte alle discussioni e conoscere a fondo i fatti sono stati i fattori scatenanti della sua personale passione verso il giornalismo, concentrandosi principalmente sui fatti di cronaca che riguardano la collettività, come la politica e le sue incoerenze, materie da spiegare e rendere accessibili a tutti. Ama la città in cui lavora, Siena, e la sua terra, la Val d’Orcia, luogo capace di offrire bellezza paesaggistica ma anche umana, difficile da spiegare, ma che non si stanca mai di raccontare.



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