“Bisognerebbe incontrarsi, noi vogliamo incontrare tutti i soggetti coinvolti in questa vicenda per arrivare ad una soluzione”.
Non ci gira intorno il Rettore dell’Università degli Studi di Siena sulla questione Mensa Bandini. È necessario che tutte le parti, Comune di Siena, DSU, Regione Toscana e i due Atenei senesi, si incontrino quanto prima e trovino una strada comune da intraprendere perché Siena abbia due mense universitarie all’interno del centro della città. In maniera pragmatica Roberto Di Pietra raccoglie il testimone dalla riflessione del Rettore di UniStraSi Tomaso Montanari sulla necessità di avere due grandi mense universitarie per un’utenza di quasi 20 mila studenti.
“Aldilà della querelle della mensa Bandini o no, c’è l’esigenza di avere una seconda mensa universitaria nel centro di Siena – spiega il Rettore UniSi Roberto Di Pietra -. Mi pare che l’apertura del Governatore Giani vada nella direzione di prendere in considerazione questo tema e mi pare di avergli sentito dire che a questo punto il tema della Bandini non è più il tema, ma è quello di una seconda mensa universitaria, da realizzare con i tempi che ci vogliono certamente, perché non è una cosa che si risolve in pochi mesi, però l’importante è che si risolva”.
Non si tratta più di una questione Mensa Bandini o nulla, ma di una seconda mensa, purché ci sia e che quindi venga realizzata. Le parole di apertura del Governatore Eugenio Giani soddisfano il Rettore Di Pietra che però esorta tutti gli attori a incontrarsi e cerca di superare le polemiche incentrate esclusivamente sullo spazio di Via Sallustio Bandini.
“Purché si torni a parlare del fatto che ci sia una seconda mensa – ribatte ancora Di Pietra -. Mi sembra che il messaggio lanciato da Giani sia un messaggio di apertura in questa direzione. Si parla di questo e si mette da parte il tema del “di chi sia la colpa, del perché o no ci sia o meno la Mensa Bandini”, mettiamo da parte questo tema e mettiamo invece sul tavolo quello per cui serve una seconda mensa offerta come servizio agli studenti insieme a tante altre cose”.