Mensa Bandini Siena, Giani: "La questione non è così urgente, incontrerò i rettori nelle prossime settimane"

Il presidente della regione ha risposto ai giornalisti sull'argomento a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università per Stranieri di Siena

Di Redazione | 19 Febbraio 2024 alle 14:00

La questione mensa Bandini non è così urgente da richiedere un incontro immediato con i due rettori degli atenei, come aveva chiesto il presidente del Dsu Del Medico, perchè la situazione è gestibile con le soluzioni tampone che sono state trovate. E’ quanto ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani, parlando dell’argomento con i giornalisti a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università per Stranieri di Siena, durante la quale è stato lo stesso Rettore Montanari a sottolineare la necessità di due grandi mense universitarie in città.

“Incontrerò i rettori nei prossimi 15-20 giorni – ha detto Giani – del resto non è che ci sia questa urgenza da un giorno all’altro. A Siena in questo momento, mi dicono dal Dsu, si riesce a sopperire anche con le integrazioni delle convenzioni che sono state fatte. E’ evidente che la politica della regione è supportare, sostenere, ampliare le capacità di azione dell’Azienda per il diritto allo studio”.

La mensa Bandini, il cui immobile è di proprietà dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio (Dsu), è chiusa dal 2021 perché necessita di un intervento per l’adeguamento sismico. I lavori però, come detto dal vicesindaco di Siena Michele Capitani in consiglio comunale, sarebbero troppo invasivi e andrebbero a coinvolgere molti soggetti privati della zona e quindi sono stati giudicati infattibili dall’amministrazione e dal Dsu.

“Noi vogliamo garantire il diritto allo studio nelle tre grandi università con tutte le prospettive e possibilità – ha aggiunto Giani -, tanto è vero che nel ‘Fondo di sviluppo e coesione’ che firmeremo nelle prossime settimane, come Regione Toscana, con la presidente del consiglio Giorgia Meloni, abbiamo messo anche l’integrazione del finanziamento sul Tolomei. Accanto a questo c’è la questione della mensa (Bandini ndr) nell’immobile che dal comune ci dicono non essere idoneo, perchè le condizioni non permettono la realizzazione di una mensa. Dobbiamo quindi fare una valutazione molto realistica e pensare magari di venderlo per poi con le risorse fare gli spazi mensa nei luoghi adeguati”.



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