“Ci risiamo! Ripresa l’attività scolastica in presenza, ricomincia la quotidiana battaglia delle nostre figlie e dei nostri figli con i pasti serviti dalla mensa scolastica, preparati da Asp”. Con queste parole inizia la nota stampa diffusa dall’associazione Logos Siena in merito alla polemica che riguarda le mense scolastiche del Comune di Siena, che riportiamo integralmente.
“Già a giugno scorso molte critiche e proposte erano giunte da voci diverse e molte iniziative potevano essere intraprese da questa Amministrazione, che ormai da 3 anni guida la città. Ormai la mensa è diventata sempre più una collezione di piatti veloci che hanno l’obiettivo di saziare, come pasta in bianco, pizza, bastoncini, formaggio, yogurt e budino ovvero di risolvere problemi di approvvigionamento e/o di personale. Da qualche giorno vengono serviti vassoi sempre più tristi che di colorato hanno solo il blu del vassoio, appunto. La qualità e la diversità del cibo è preoccupante, ed ancor di più è l’indifferenza dell’Assessore Benini!
Stavolta la giustificazione addotta è “Sono in sciopero.” Il Comune non può accettare uno sciopero ad oltranza in un settore delicato come questo, dove il danno sta proprio nella ripetizione sine die del menu! Non dimentichiamo che il servizio mensa ha un costo in base al reddito familiare ed alle presenze scolastiche. Si potrebbe pagare anche in base ai giorni di “sciopero in bianco” dei vassoi???
Siamo concordi con i genitori nel richiedere ancora una volta la necessità di convocazione almeno quattro volte l’anno della Commissione comunale preposta, formata da consiglieri di maggioranza e minoranza, ma anche da rappresentanti di insegnanti, genitori ed addetti dei vari istituti quali portavoce a garanzia di tutti!
A nulla servono post e segnalazioni sui social perché non riescono a smuovere il confronto con l’Amministrazione e l’Asp. La mensa scolastica dovrebbe nutrire in modo corretto, educare e persino creare sviluppo economico e sociale nel rispetto dell’ambiente, ma questi ultimi obiettivi sono ormai sconosciuti all’Amministrazione De Mossi.
Non capiamo perché il Comune non riporti la discussione nel luogo preposto (per valutare correttivi e dare indicazioni non solo sui menu stagionali) ovvero la Commissione istituzionale firmataria del protocollo d’intesa. Pensavamo che col cambio di direzione all’Asp qualcosa potesse mutare, come auspicato a giugno dall’Assessore Benini, ma in questo momento restano solo le foto dei piatti “in bianco” dei nostri ragazzi e siamo già a novembre….”.