Il Merlo ha vinto e ha fatto Cappotto (bissando la vittoria del 2023). Alessio Migheli detto Girolamo ha condotto il 148° Palio di Casole d’Elsa in maniera perfetta, dominando dalla mossa fino all’arrivo, parando le traiettorie della rivale Cavallano, e avendo sempre il muso del cavallo Azoto da Clodia davanti a tutti. Abbiamo intervistato il fantino vittorioso.
Alessio, un palio perfetto. Dalla mossa all’arrivo. Rivale seconda. Cappotto del Merlo.
Che sensazioni ti ha lasciato questo Palio ?
“Questo Palio mi ha lasciato ottime sensazioni. Un Palio venuto molto bene. Ci vuole anche un pizzico di fortuna, in modo tale che da buono diventi un ottimo Palio”.
Non era facile pronosticare un cappotto. Il Merlo nei giorni precedenti alla Corsa, ci credeva. Tu ci credevi?
“Ce li ho fatti credere io in Contrada, perché credevo e credo nel cavallo. Ero convinto che ce la potesse fare. Nelle batterie del venerdì Azoto da Clodio aveva battuto fantini e cavalli di prima fascia. Azoto da Clodia non ha molto nome, come tutti i giovani se lo deve fare. Forse non ci credevano tutti per quello, ma sono stato bravo a convincerli nel tipo di Palio che dovevo fare”.
Hai dominato la mossa, ci puoi dire come è andata ?
“Il cavallo, che è di carattere, andava gestito. Anche lì ho avuto fortuna per la posizione, che ha permesso al cavallo di non stare in mezzo agli altri. Dato che è giovane e un po’ irruento, questo lo avrebbe messo in difficoltà”.
Quando hai chiuso la rivale all’esterno, non hai avuto paura che Rivellino ti entrasse dall’interno, o eri concentrato maggiormente sulla rivale Cavallano?
“In corsa ho avuto la sensazione che gli altri andassero più forte, però paura che mi passassero non ce l’avevo. Ero convinto di poterli parare. Gliel’avevo detto al Capitano, che se fossimo andati davanti non ci avrebbero passati. Volevo vincere questo Palio in tutti i modi. Poi comunque il Palio è Palio. Il primo obiettivo era vincere, ma ero concentrato sulla rivale. La rivale non sarebbe dovuta passare. Se avessi dovuto scegliere, sarebbe passato Rivellino”.
Il Palio di Casole sta acquisendo sempre più visibilità, per te è un Palio che conta?
“Ho trovato un grande Palio, contrade organizzate, stalle organizzate, sentimento e passione”.
Stai facendo una grande stagione in Provincia. Si aprono delle finestre per il Palio di Siena di Agosto ?
“Io lavoro per quello. Tutte le volte che monto a cavallo, cerco di mostrare il valore, cerco di migliorarmi e lotto con me stesso. Mi riguardo dopo, perché anche quando si vince si può aver fatto degli errori. Se ci fosse un’eventuale chiamata e un rientro nel Palio di Siena, mi faccio trovare prontissimo”.
Per il Merlo, la contrada bianco e nera di Casole si tratta di uno storico cappotto. Mentre per Girolamo è un’altra bella prova di qualità e temperamento, che va ad arricchire una stagione in provincia ottima. E chissà se si apriranno di nuovo le porte per il Palio di Siena.