“Siamo qui accanto a chi i diritti non ce li ha. Siamo qui perché se non sono tutelati i loro diritti non sono tutelati neanche i nostri diritti. Manifestare è un nostro diritto. A questa città non va più bene che ci siano 50 persone che dormono al freddo e al gelo, che siano costretti a elemosinare il cibo”. Queste le voci di fronte alla Prefettura dopo che i pakistani sono stati sgomberati dal parcheggio Il Duomo. La rete Si.Solidal ha organizzato un presidio che ha visto la partecipazione di ben 250 persone. Persone di varie reti e associazioni, ma anche il Pd di Siena e la Cgil di Siena.
Numeroso anche il numero di ragazzi pakistani che, armati di striscioni, hanno voluto metterci la faccia. Un presidio che si è aperto sulle note di Bella Ciao e che si è chiuso con alcuni interventi da parte di coloro che ogni giorno fanno l’accoglienza “prima dell’accoglienza”. “Siena è questa, non quella che si volta dall’altra parte nel vedere dei ragazzi lasciati al freddo e al gelo – ribadisce Cassandra Rofi dell’associazione Verso Lab, che insieme a Corte dei Miracoli, la rete Civica SiSolidal, Refugees Welcome Italia, Caritas sta gestendo la questione Pakistani in maniera sinergica, facendo rete– . Chiediamo che vengano rispettati i principi del diritto e quello che riguarda la normativa sull’asilo, ovvero che nel momento in cui una persona formalizza la domanda d’asilo ha l’accesso ha un centro di accoglienza. Sappiamo che su Siena e provincia ci sono i posti liberi nei Cas. Le misure d’accoglienza sono rivolte a tutti coloro che fanno domanda d’asilo”.
Da ieri i migranti “cacciati” dal parcheggio il Duomo hanno ritrovato rifugio all’interno di un circolo Pd. “Sono una trentina, dormiranno da noi anche questa notte -afferma Lanfranco Perrone, segretario del Circolo Pd Sant’Agostino di via di Città– . Da domani però serviranno soluzioni concrete”.
“Non si crede neanche alla Questura quando dice che non è un problema di sicurezza – aggiunge Anna Ferretti (consigliera comunale Pd)– non lo diciamo noi, lo dice il Questore. Quindi mi chiedo perchè continuare a agire con queste soluzioni che soluzioni non sono”. “Non è pensabile l’idea della tolleranza zero -aggiunge Alice D’Ercole, segretaria Cgil Siena – stiamo perdendo l’umanità”.