La Festa Medievale “Monteriggioni di torri si corona” è giunta alla sua trentesima edizione, 6 – 7 – 8 e 9 Luglio sono le date della manifestazione.
Tra le molte novità anche il manifesto della Festa. In questa edizione, infatti, si è scelto per la prima volta di affidarlo a un grande autore, andando così a rappresentare non solo un notevole veicolo promozionale, ma anche un unicum da collezionare.
«La Festa Medievale “Monteriggioni di torri si corona” è giunta alla sua trentesima edizione consacrando di fatto questo appuntamento come una tradizione della nostra comunità e non solo – afferma il primo cittadino Andrea Frosini – Per questo tra le varie novità con piacere abbiamo deciso, per la prima volta, di collaborare con un grande autore per la realizzazione della locandina. Sono, quindi, felice ed orgoglioso di annunciare che quest’anno la locandina della Festa Medievale sarà di Milo Manara».
Le parole del Maestro Milo Manara.
L’ispirazione per il disegno della locandina:
«Il mio obiettivo era realizzare un’illustrazione che potesse dare l’idea del “fare festa” per cui ho scelto tre ragazze come protagoniste, che ballano festosamente, appunto. I movimenti ed i gesti sono ripresi da stampe antiche, gli abiti sono botticelliani, il risultato sono queste figure danzanti, ragazze di oggi vestite come nel medioevo, che spero piacciano al pubblico della Festa Medievale».
Il rapporto con il Medioevo:
«Il mio è sicuramente un rapporto di ammirazione per tutta l’arte medioevale, che mi piace molto e che anzi, devo dire che apprezzo sempre più, man mano che la frequento. Bisogna considerare che il medioevo è un periodo lungo con molte variazioni tra l’alto e il gotico, quello che mi interessa, e che ho scoperto, è che non è per nulla un periodo scuro, tetro, malinconico, viene data questa lettura ottocentesca, di chi ammirava soprattutto le rovine (come il pittore romantico Caspar Friedrich che amava dipingere rovine medievali), ma intanto nel medioevo si costruivano delle enormi cattedrali, con grande impegno di uomini e ingegno. Per me il medioevo è un periodo febbrile pieno di fantasia; io ho imparato ad apprezzarlo per questo: all’ignoranza sopperivano con fantasia, dal rinascimento in poi, con la conoscenza, si è persa la fantasia».
Gli aspetti coinvolgenti di Monteriggioni:
«Ci sono queste mura imponenti e così ben conservate che sono impressionanti, mi ricordano molto le mura di Verona o di Soave e i tanti borghi del veneto, mi sono trovato a mio agio e quasi a casa mia. Con quelle torri così simili alle “Torricelle” che vedo fuori dalla finestra del mio studio».